In occasione del release party di “Questo Frastuono Immenso”, disco d’esordio di Leonardo Angelucci, noi di SOund36 abbiamo fatto tappa all’Asino che Vola per assistere, in contemporanea con l’uscita dell’album, alla performance live del giovane cantautore romano.
Prodotto artisticamente da quel Manuele Fusaroli – artigiano del suono, musicista nonchè importante produttore, fra gli altri, di The Zen Circus, Nada, Luca Carboni, Motta, ecc… – il disco (etichetta e distribuzione Alka Record Label, Ferrara) vanta la partecipazione di artisti del calibro di Simone “Bujumannu” Pireddu dei “Train to Roots” e Daniele Coccia Paifelman de “Il Muro del Canto” raccontando, con dirompente sincerità, le gioie e i drammi di una generazione intera.
Con spiccata attenzione a sonorità che spaziano fra pop-rock, sixties, folk, reggae, passando per il punk e ritmi calypso, “Questo frastuono immenso” è un disco che parla della capacità di amare e di essere felici, del sottile confine tra amore e amicizia, del desiderio di possedere il bene, tenendo a distanza opportuna il male ma, soprattutto, racconta il bisogno di distrarsi e la fatica di lasciarsi andare.
Insomma, un lavoro importante per Leo che, viste e considerate le ottime premesse iniziali e la bella risposta del pubblico nei confronti del singolo “Sedile posteriore”, è certamente destinato ad occupare ben presto un posto d’onore nei cuori e nella testa della gente.
Opening act tutto al femminile con le giovanissime Electra e Marat a scaldare il pubblico in un’ atmosfera che sa subito di festa.
Si, perchè energico e convolgente come suo solito, Leonardo ha festeggiato alla grande assieme a tutta la band ed a tutti gli amici vecchi e nuovi che sono accorsi ad omaggiare al meglio la degna conclusione di un intenso e coinvolgente progetto che, siamo certi, saprà regalare da qui in poi al giovane artista romano, gran belle soddisfazioni ed importanti conferme.
Articolo e Fotografie di Bruno Pecchioli