Vidi la prima volta Le Orme nel 1972 in Romagna e rimasi totalmente affascinato. A distanza di cinquanta anni ho avuto la fortuna di fotografarli e scambiare delle chiacchiere come vecchi amici. Rispetto allora, la formazione ha subito un sacco di mutazioni della formazione senza però perdere quello che è “la base del prog”.
Il concerto dell’altra sera mi ha fatto scoprire il valore assoluto della musica suonata da veri pionieri del genere, ascoltando i loro brani più famosi in una veste più “rock”, meno nostalgica, se vogliamo, anche più veloci, musicalmente parlando. D’altronde i tempi cambiano e anche Le Orme si sono adattate e anche i suoni e le composizioni si sono tolte di dosso un bel po’ di ruggine. Scoprire poi che Miki Dei Rossi alla batteria, con i suoi 72 anni la suona come un trentenne, ti deve far riflettere. L’ho trovato super in forma, scherzoso e alla mano.
I nuovi inserti con effetti elettronici al basso, alla voce e alle tastiere erano perfetti, dei veri giovani guerrieri, ma soprattutto “ben inseriti”nella musica prog, sapendo farsi travolgere con intelligenza e con maestria. Vorrei porre l’accento sulla bravura di Luca Sparagna alla voce e al basso che ha saputo cantare senza far rimpiangere Aldo Tagliapietra!
Il pubblico numeroso ha risposto alla grande, intonando i pezzi anche degli ultimi lavori appena pubblicati. Tra il pubblico ho notato anche persone giovani, evidentemente hanno voglia di scoprire il mondo prog, e questo è sicuramente un bene!
Foto e articolo: Alessandro Ettore Corona
3 12 2021
Sala Paradiso, San Lazzaro – Bologna
Miki dei Rossi batteria
Michele Bon tastiere
Luca Sparagna voce, basso, chitarra 12 corde
Federico “Tich” Gava pianoforte e sintetizzatori