Sound&Vision

“Le Gajè” Gypsy swing @ Caffè della Rocca

“Les Gajè” Gypsy swing la musica libera da ogni pregiudizio

Ho sempre sostenuto la musica, non dei grandi spazi e delle major, ma quella che tra mille difficoltà ma in maniera educata, istruisce l’ascoltatore! C’è un posto all’aperto, il Caffè della Rocca accanto alle mura di cinta della Rocca di Imola, che ti dà questa possibilità in un ambiente giovane, gestito da una proprietà attenta nel trovare le chicche più incredibili.
La serata inaugurale si è aperta con i “Le Gajè” Gypsy swing, una formazione sportiva con una rosa di musicisti che possono entrare e uscire dall’organico in base alle necessità, più comunemente in trio o quartetto. Questa sera per Rocca Jazz in collaborazione con Combo Jazz Club di Imola erano in trio, un trio che non dimentica mai il percorso musicale da seguire, quello dell’Europa orientale, esattamente quello“manouche”sviluppato negli anni ’30 in Francia dal chitarrista Jean “Django” Reinhardt del clan Sinti Manouche dove trova la massima espressione negli strumenti a corda, tipico delle band gitane. Per tutelare questo repertorio Les Gajè portano in giro tra festival e raduni, questa musica cadenzata con inciampi ritmici sempre pronti a intervenire nel tessuto sonoro. Nonostante la formazione ridotta, l’atmosfera con le melodie tzigane sono ben presenti, come in un racconto di favole surreali che ti fanno rivivere le sale da ballo francesi del primo dopoguerra.
Il programma della Rocca jazz, veramente interessante e se vogliamo coraggioso, sarà presente nei mesi di giugno, luglio e agosto a Imola sempre a ridosso delle mura della Rocca! Uno spettacolo anche per la vista, da non perdere assolutamente.

( https://www.combojazzclub.com/)

( https://www.facebook.com/GajeGipsySwing/?locale=it_IT)

Rocca Jazz Caffè della Rocca
Imola 3 6 2025

Alessandro Cosentini violino

Alessandro De Lorenzi chitarra

Francesco Cervellati contrabbasso

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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