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L’anima dei Suoni delle Dolomiti svelata nel video dei trentennale

Scritto da Sara Bonfili

Si è aperta con un omaggio a un giovane di Trentino Marketing recentemente scomparso, Roberto Genovese, la presentazione della trentesima edizione de I Suoni delle Dolomiti, che si terrà dal 27 agosto al 4 ottobre prossimi. 
Hanno dato il benvenuto il direttore del MUSE, Massimo Bernardi e il ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini, il primo ricordando la partnership con il Museo della scienza trentino, il secondo orgoglioso del longevo festival, ringraziando le retroguardie che rendono possibile ogni anno la kermesse, dalle guide ai rifugisti, dal soccorso alpino alla provincia autonoma.
Voce quindi ai volontari e agli appassionati: “Il popolo dei Suoni”, così si chiama la comunità che vive questo grande evento. L’atmosfera che si crea ai Suoni viene definita da uno di essi “acceleratore di umanità”.
Andrea Weiss ex direttore Apt Val di Fassa ha ricordato Paolo Manfrini, con Chiara Bassetti, già responsabile dell’area eventi e cultura di Trentino Marketing. Ripercorrendo l’evoluzione dell’evento che ha trovato il suo vero volto, Weiss elenca le criticità, come l’esperimento notturno reso difficile dal meteo (il memorabile monologo di Marco Paolini interrotto dai fulmini con 1500 persone ai piedi delle Torri del Vajolet) e la soddisfazione di aver portato tutti a casa indenni. 
“Vette”, “scalate”, “il cuore che sobbalza”, “il primo respiro”. Luce, versi di aquile e corvi.  Sono nel lessico del video-ricordo proiettato e sono il linguaggio collaterale degli eventi musicali e performativi de I Suoni delle Dolomiti.
Per me che vivo in montagna, sulle Dolomiti, è così: non si può godere di un’esibizione senza essere coinvolti da profumi e panorami, ma allo stesso modo costretti a subire le condizioni metereologiche, come che sia; non si può non essere adattabili, musicisti inclusi, e comunque lieti di condividere un momento speciale, che inizia nel cosiddetto “avvicinamento” e termina con la “discesa”.
Lo spiega bene Niccolò Fabi, uno dei partecipanti più assidui, con la sua consueta profondità. Da subito rapito dall’idea vivere con il pubblico la lentezza del cammino e il fascino del palcoscenico naturale, svela che tanta vicinanza non fa piacere a tutti, così come l’assenza di sovrastrutture spettacolari, fondamentali per alcuni artisti. Ecco che la vera comunità si stringe attorno a valori semplici ma basilari, che in trent’anni I Suoni delle Dolomiti hanno definito. Ricordano il fondatore Manfrini, la figlia Francesca e il direttore artistico Mario Brunello, concordando su una parola: la “magia”.
L’occasione è perfetta per ufficializzate le vincitrici del “Concorso speciale in memoria di Paolo Manfrini”, dedicato ai nuovi gruppi musicali per inventare “il suono” del trentennale della rassegna dolomitica: il trio vocale Le scat noir.
La Vice presidente della Giunta provinciale Francesca Gerosa ha portato il saluto istituzionale, seguita da Jan Briers, presidente dell’European Festival Association e Valentina Cappio, responsabile area Brand and Communication di Trentino Marketing, che ha confermato l’unicità dei valori di sicurezza e accessibilità in montagna e il connubio con nuove strategie delle destinazioni, come la promozione delle “belle stagioni”, la primavera e l’autunno. 
La 30esima edizione prenderà il via il 27 agosto a Malga Tassulla, sul Brenta, con il Teophil Ensemble Wien, ma l’anteprima sarà il 6 giugno in Val di Fassa, al Rifugio Fuciade, in una delle conche più panoramiche della valle, con Alessandro Baricco e Diabolus in Musica.
Il Festival è prodotto da Trentino Marketing con le A.p.t. della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio e di Dolomiti-Paganella, con la collaborazione di SAT, Associazione Rifugi, Museo MUSE, Guide Alpine, Soccorso Alpino, Croce Rossa del Trentino, e la sponsorizzazione di Montura. I luoghi proposti sono raggiungibili a piedi o con gli impianti; alcuni hanno ausili per i disabili. I concerti sono tutti gratuiti, tranne i trekking speciali con i musicisti.
Per il programma completo e aggiornato vi rimandiamo al sito ufficiale: www.isuonidelledolomiti.it

About the author

Sara Bonfili

Sara Bonfili è giornalista pubblicista, videomaker e PhD in Italianistica, mamma di due maschi, innamorata della musica, soprattutto rock e jazz. Ama spezzare la monotonia delle attività quotidiane con mostre, ascolti, letture e tanta curiosità. Naturalmente, per riuscirci, non può che essere ottimista!

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