Sound&Vision

Kronos Quartet apre Vicenza Jazz 2025

Scritto da Francesco Bettin

Un’apertura, dunque, in grande stile per Vicenza Jazz New Conversations, che per una decina di giorni avrà di che far ascoltare musica in piena bellezza, con un calendario pregno e importante che porterà grandi nomi in città

Articolo di Francesco Bettin
Foto
di Roberto De Biasio

Dopo il prologo con Stefano Bollani, di cui abbiamo pubblicato un report, ad aprire i dieci giorni di Vicenza Jazz New Conversations, edizione XXIX , ecco che è arrivata un’altra ghiottissima occasione, la prima del programma, Bollani a parte, ovvero quella con la formazione dei Kronos Quartet, impegnato in questi giorni nelle ultime date nel nostro continente. L’ensemble d’archi statunitense già fu ospite a chiusura della prima edizione del festival, il 4 luglio 1996, e di anni ne son davvero passati molti da allora. A Vicenza, dunque, eccoli dopo altrettanti concerti di successo negli altri paesi europei.
Della formazione di allora è rimasto solo il carismatico David Harrington, oggi ottimamente accompagnato da tre musicisti di grandissima elevatura che stanno dando il loro importante contributo a una “nuova” veste del quartetto. Che, sia chiaro, rimane sempre una formazione a dir poco iconica e straordinaria nel campo della musica contemporanea jazzistica sulla via del, possiamo dirlo…  classicismo. Che infatti non manca di certo, anzi, quasi lo stesso ha spinto per essere il protagonista di questo live vicentino svoltosi qualche giorno fa nella suggestiva cornice del teatro Olimpico di palladiana memoria.
Il quartetto americano è entrato sul palco del celebre teatro accolto da un’ovazione a testimoniare l’ affetto enorme da parte del pubblico, che era quello delle grandi occasioni. Una dozzina di brani (già al secondo il tributo è stato tale che possiamo definirlo come “trionfo” ) e due bis, un concerto intenso e fresco, al quale anche un paio di look dei protagonisti ha dato un piccolo contributo (anche l’occhio vuole la sua parte, si potrebbe dire). Ma come si conviene è stata la musica in tutta la sua bellezza a prendere subito il sopravvento con una serie di esecuzioni magistrali, intervallate dalle presentazioni per le stesse da parte di ogni componente, quasi a suggellare la coesione tra loro sempre più rinforzatasi.
La formazione, come succede, ha subito negli anni alcuni cambi di musicisti, ma quello che è rimasto inalterato è stato lo spirito e la libertà del suono, aperto e diretto, rimanendo saldi con un punto fermo nel mondo della musica contemporanea. Il concerto vicentino come detto è stato una perla, con brani di cover alternati a proprie composizioni, seguite da rigorosa attenzione da parte degli spettatori. 
Dove il quartetto ha potuto dare il meglio di sé soprattutto, guarda caso, nei pezzi puri di musica contemporanea, dove anche l’uso di una grancassa ha dato il suo deciso contributo.
Un’apertura, dunque, in grande stile per Vicenza Jazz New Conversations, che per una decina di giorni avrà di che far ascoltare musica in piena bellezza, con un calendario pregno e importante che porterà grandi nomi in città. Va da sé, dunque, che da parte degli organizzatori non può che esserci molta soddisfazione, certi che Vicenza il suo bel posto nel pianeta Jazz l’ha già bello che trovato, e da anni, e ora più che mai è concreto, sicuro. Grazie a un eccellente lavoro svolto da direttore artistico Riccardo Brazzale e dai suoi collaboratori, direttore che ha introdotto la serata non nascondendo una certa emozione…

Scaletta:
Sun Ra (arr. Jacob Garchik) / Outer Spaceways Incorporated. +

Viet Cuong / Next Week & Trees

Neil Young (arr. Paul Wiancko) / Ohio +

John Coltrane (arr. Jacob Garchik) / Alabama +

Traditional (arr. Jonathan Berger) / Ya Taali ‘een  Jala el-Jabal (inspired by Rim Banna) +

Nicole Lizée / Death to Kosmische 

Peni Candra Rini (arr. Jacob Garchik & Andy McGraw) / Segara Gunung: IV. Hujan

Nina Simone (arr. Jacob Garchik) / For All We Know +

Jlin (arr. Jacob Garchik) / Little Black Book 

Hildur Guðnadóttir / Fólk fær andlit

Steve Reich / Triple Quartet 

In three movements (played without pause)

BIS

“Mishima closing”  (Philip Glass)

“Lux Aeterna” , from the movie Requiem for a dream  (Clint Mansell – arr. David Lang)

NEW CONVERSATIONS VICENZA JAZZ – ELOGIO DELL’ERRORE 15-25 MAGGIO 2025

Il Festival Vicenza Jazz è prodotto dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e realizzato in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz

KRONOS QUARTET  Vicenza, Teatro Olimpico, 15.05.25 
con David Harrington (violino), Gabriela Diaz (violino), Ayane Kozasa (viola), Paul Wianko (violoncello)

lighting designer Brian H. Scott

sound designer Scott Fraser

www.kronosquartet.org

Facebook: Kronos Quartet 

YouTube: Kronos Quartet 

Instagram: kronos _quartet

www.vicenzajazz.org

www.tcvi.it 

Si ringrazia l’organizzazione, il Teatro Comunale di Vicenza, gli uffici stampa

Vicenza, Teatro Olimpico – visto il 15.05.25  

About the author

Francesco Bettin

Francesco Bettin nasce a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1962. Articolista dal 1980, comincia scrivendo e collaborando con quotidiani e riviste locali, formandosi in seguito prevalentemente su critica teatrale, esercitando anche quella cinematografica, qualche volta. Successivamente inizia a scrivere, sempre per diverse testate, anche online, di musica, facendo recensioni. Numerosissime sono le sue interviste pubblicate, da Monica Guerritore a Alessandro Haber, da Cristiano De Andrè a Laura Morante, Claudia Gerini ecc. Anche sul suo sito, olimpiainscena.it , scrive e pubblica, divulgando anche con mailing list, numerosi articoli, recensioni e interviste sia di teatro che di musica, assieme a un gruppo di fidati collaboratori. Pur avendo i requisiti non ha mai voluto diventare giornalista pubblicista.

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