Quelli della mia generazione ricordano bene il monoscopio. Un’immagine fissa sul televisore, un suono lungo e prolungato che rappresentavano la pietra tombale ad ogni speranza di vedere qualcos’altro in tv. Fine delle trasmissioni!
Fine delle trasmissioni! Una frase che, se ripetuta come un mantra, si tinge di colori sinistri. I colori sinistri e biechi di una società sempre più psicotica e violenta. Cogliere questi aspetti è l’obiettivo che i Karl Marx Was A Broker si prefiggono di catturare e raggiungere con Monoscope, album che a fine aprile uscirà per Subsound Records.
Il teschio che s’intravede in copertina, il promo video di Monoscope che ci proietta nelle perversioni sessuali di un fotografo e nella sua triste fine, rappresentano la chiave di lettura dell’intero album. Spettatori, vittime e carnefici di una società e dei suoi disvalori che sembrano aver inaridito e reso indifferenti le coscienze. Uccidere per poi spettacolarizzare la morte nel grande circo mediatico.
Vittime, carnefici e spettatori di un incubo psicologico che i Karl Marx Was A Broker raccontano attraverso ritmi incalzanti, ossessivi, claustrofobici. Stoner, noise, math, hardcore e metal disegnano atmosfere torbide che rimandano a tanti interrogativi, ma che allo stesso tempo irretiscono e affascinano.
Monoscope uscirà il 29 aprile e sarà disponibile anche in versione LP, 300 copie in tutto di cui 100 in vinile colorato… a buon intenditor…
Karl Marx Was A Broker – Monoscope
Vittime, carnefici e spettatori di un incubo psicologico che i Karl Marx Was A Broker raccontano attraverso ritmi incalzanti, ossessivi