Articolo di Ginevra Tasca
Foto di Chiara Lucarelli
Metti un lunedì sera scabro di un novembre accennato, mescola con i JoyCut e aggiungi a filo gli Archive. Ne viene fuori un piatto tribale e psichedelico che scivola giù liquido e speziato.
Gli Archive, il collettivo musicale formatosi in Inghilterra nel 1994 e capitanato dai due tastieristi Darius Keeler e Danny Griffits, hanno suonato lo scorso 6 novembre sul palco dell’Auditorium Parco della Musica. Il concerto é stata una delle date del Call To Arms & Angels European Tour.
Tra vapori rarefatti e luci tridimensionali, la band inglese ha aperto il concerto con la timpanica Mr Daisy ed ha raggiunto la vasta e liscia Again passando per la voce mistica di Lisa Mottram. L’eterea e sinfonica Sorrounded by Ghosts si insinua fra i colpi ritmati della tastiera e i toni della batteria per dare epicitá ai brani Vice e Take My Head.
L’onda blu dei JoyCut ha inondato la Sala Sinopoli con lo tsunami della batteria e le
impressioni che restano sugli occhi spalancati. Grandi i simbolismi che hanno fatto da substrato ad ogni singola nota dei JoyCut, perché per l’elettro gruppo, Blue é il simbolo di chi crede nell’amore e nell’unità, del senso comune di appartenenza.
Blue é il nostro blu.