Sound&Vision

Johnathan Blake @ Torrione Jazz Club di Ferrara

La musica nella famiglia Blake è sempre stata una grande cosa

Questa volta vorrei inizare a scrivere elogiando pubblicamente il Torrione Jazz Club di Ferrara non solo per la programmazione che propone e “che guarda avanti”, ma per l’atmosfera e l’accoglienza che trovi quando entri per ascoltare la musica che ti piace. Permettetemi di dirlo: locale unico nel suo genere!
Ma veniamo alla serata di stasera che vede come protagonista il batterista Johnathan Blake , figlio d’arte ( suo padre era il violinista John Blake Jr., sideman di McCoy Tynner e Grove Washington Jr. ) Johnathan è un musicista che rappresenta molto bene la sua generazione con frequentazioni allargate, coinvolto anche nel soul e nell’hip-hop, nel corso del tempo è stato paragonato giustamente ai suoi maestri della batteria di Philadelphia come Philly Joe Jones, Bobby Durham e tanti altri ancora, tra cui mentori più giovani come Byron Landham e Leon Jordan. Johnathan è un’uomo/musicista affabile,sorridente e molto gentile, come compositore di progetti alternativi e innovativi è sicuramente un leader instancabile acclamato anche dall NPR come ” il modernista per eccellenza” e come dice DownBeat…” incanalando tutto, dall’impeto ritmico della musica di Charles Mingus alla libertà spirituale di Pharoah Sanders, dal groove profondo di Roy Hargrove allo swing di Ralph Peterson Jr.” Tutto vero!!
Johnathan ama ricordare un’aneddoto di quando aveva 13 anni quando suo padre gli presenta Elvin Jones dopo un concerto al Blue Note: “Elvis era il mio eroe e mio padre mi portò di sopra presntandomi come aspirante batterista. E subito Elvis mi disse ” vieni qui e abbracciami”. Quando mio padre se ne andò rimasi solo con lui e mi invitò a sedermi con lui sul palco per tutto il set”. 
Questo è Johnathan Blake!

Discografia essenziale: 

Tron

Homeward bound

Passage

( https://en.wikipedia.org/wiki/Johnathan_Blake )

( https://www.facebook.com/blakedrumz )

( https://jazzclubferrara.com/ )

Johanathan Blake My Life Matters Torrione Jazz Club (Fe) 25/10/2025 

John Ells sax tenore

Jalen Baker vibrafono

Fabian Almzan pianoforte

Ben Street contrabbasso

Johnathan Blake batteria

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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