Jazz on The Road Festival 2024

Lo scorso mese di luglio ha avuto luogo la ventunesima edizione del Jazz on The Road Festival, che temevamo di non poter vedere, per gli annunci di un’ipotesi di scioglimento dell’omonima associazione bresciana, che era stata annunciata alla fine della precedente edizione.
Invece l’amore per la musica jazz, unito alla disponibilità e all’impegno dei volontari che compongono l’associazione, nonché l’aiuto di sponsor e finanziatori, hanno consentito di proseguire in questo interessantissimo progetto, che deve avere ancora lunga vita.
Anche quest’anno i nomi degli artisti, che ci hanno deliziato nei cinque concerti del Festival, erano di notevole richiamo ed il pubblico accorso numerosissimo lo ha dimostrato.
Il primo concerto si è tenuto a Palazzo Caprioli di Gussago (BS), in un accogliente giardino dove Eugenio Finardi, ha portato la sua suite “Euphonia”. Un’ora e mezza senza interruzioni (da qui il termine suite) in cui il percorso musicale del trio ha attraversato alcune delle canzoni più famose di Eugenio Finardi, rivisitate in chiave jazz, e quelle di amici cantautori, in un volo che ha spaziato anche dal swing al blues, per vivere una esperienza coinvolgente.

La seconda serata ci ha regalato un doppio concerto, entrambi a Brescia. Il primo quello di Giacomo Papetti ed il suo quartetto The Loom, che ha presentato il progetto “Chorale” in una esibizione che ha alternato consolidate melodie jazz e sperimentazione.

Il secondo, nella splendida cornice del Teatro Sociale, sold-out da settimane, dove si è esibito il super quartetto formato da Chris Potter, Brad Mehldau, John Patitucci e Johnatan Blake, provenienti dall’esibizione a Umbria Jazz qualche giorno prima.
Le aspettative, altissime per le notevoli qualità dei quattro artisti, sono state pienamente confermate.
Una musica elegante, armoniosa, così fluida e coinvolgente, da lasciare a bocca aperta i fortunati spettatori, che non hanno risparmiato gli applausi e le dimostrazioni di gradimento, tanto che i bis sono stati ben due.

Il quarto concerto, che ha visto il cambio di location a causa delle condizioni meteo avverse, si è tenuto al Teatro San Barnaba di Brescia, con la brava compositrice e cantante Maria Pia De Vito. Il suo progetto è stato “This Woman’s Work”, nel quale l’artista ha ripercorso in musica tematiche riguardanti la condizione femminile nel corso del tempo. Accompagnata da un quartetto di musicisti uomini, ha portato sul palco una musica jazz con tante influenze elettriche, che hanno contribuito a rappresentare i diversi stati d’animo delle donne nei testi delle canzoni.

La conclusione del Festival è stata affidata alla bravissima Chiara Civello a Padenghe sul Garda (BS). Questo quinto concerto è stata l’occasione per l’artista di celebrare il decimo anniversario del suo album di successo “Canzoni”. Anche lei accompagnata da un eccellente quartetto di musicisti, ha proposto, fra gli altri, classici musicali come “Io che non vivo senza te” di Pino Donaggio, “Fortissimo” di Mina e “Penso a te” di Lucio Battisti, con una interpretazione personale, elegante, dolce e avvolgente. Il pubblico è stato numerosissimo ed ha molto apprezzato la performance della cantautrice di origini romane.

Grazie a all’Associazione Jazz on The Road per la disponibilità e l’accoglienza.