Se c’è una cosa che ho imparato ascoltando i dischi della RareNoiseRecords è quella di non dare niente per scontato. Quando ho letto i nomi di Jamie Saft e Bill Brovold e visto la bella foto di copertina, mi aspettavo di ascoltare un pianoforte e una chitarra che raccontavano gli sterminati quanto incantevoli paesaggi americani. Serenity Knolls avrebbe dovuto essere questo nel mio immaginario anche se… Serenity Knolls erano parole già sentite, parole che immediatamente si sono associate ad un luogo, ad una data, alla fine di un’epoca: la clinica dove il cuore di Jerry Garcia ha smesso di battere il 9 agosto del 1995. Solo una coincidenza!?! No! Il tempo di mettere il disco sul piatto, leggere che Jamie Saft non è al pianoforte ma alla chitarra e… tutto è stato più chiaro.
Il viaggio sarebbe stato sì lungo, attraverso strade desertiche e spazi sconfinati, ma il linguaggio non sarebbe stato descrittivo. È, infatti, un viaggio nell’America più intima, quella già vissuta e distorta nei chiaroscuri del ricordo, quella che fuoriesce dalle corde di Jamie Saft e Bill Brovold. Un caleidoscopio di suoni e temi intrisi di psichedelia, che ammaliano fin dalle primissime note di Sweet Grass.
Serenity Knolls rappresenta anche una tappa evolutiva nella musica di Jamie Saft che, nel giro di poco meno di un decennio, è passato dall’heavy metal a quello che definisce country – ambient. Un suono che dilata lo spazio – tempo e nel quale improvvisazioni e riverberi contribuiscono a ricreare sconfinati paesaggi e infiniti silenzi.
Un disco non semplicissimo a cui ci si deve, semplicemente, abbandonare, in modo da apprezzarne le mille sfumature.
Jamie Saft / Bill Brovold – Serenity Knolls
Un caleidoscopio di suoni e temi intrisi di psichedelia, che ammaliano fin dalle primissime note