Ci siamo: il 2 aprile alle 15:00 Nintendo svelerà ogni dettaglio riguardante la console che è stata il segreto di Pulcinella per mesi e che è stata poi ufficialmente mostrata il 16 gennaio scorso.
La console, della quale abbiamo già visto l’estetica, è un diretto successore di Nintendo Switch non solo nel nome ma anche nell’estetica, e sarà anche retrocompatibile con la stessa. Il nuovo sistema di aggancio dei Joy-Con, basato su delle calamite e dei connettori più piccoli, sembra più resistente e meno “rigido” rispetto a Switch, sebbene la resistenza di questi connettori abbia destato qualche preoccupazione a primo impatto.
I suddetti Joy-Con avranno anche un nuovo puntatore laser, mostrato in un movimento che ricorda un mouse, anche se non è chiaro come questa funzione possa essere implementata in una console che nasce anche per essere portatile e da salotto, due situazioni in cui un mouse può essere scomodo, motivo per cui credo possa essere solo una funzione di quality of life in sede di navigazione in menù o online.
Proprio per questo mi aspetto novità riguardanti questa funzione, oltre a tutte le specifiche tecniche che, probabilmente, saranno mostrate in brevi sezioni e poi approfondite tramite una tabella che le confronta con Switch sul sito ufficiale di Nintendo.
Sui nuovi titoli non sappiamo ancora molto: ci aspettiamo diversi nuovi annunci, oltre a informazioni su Metroid Prime 4: Beyond, già mostrato nel Direct dedicato a Switch 1 di giovedì scorso, che probabilmente arriverà come titolo cross-gen Switch e Switch 2, una pratica comune per Nintendo.
È probabile l’annuncio di un nuovo platform 3D di Super Mario, che festeggia quest’anno i 40 anni dall’uscita dell’originale Super Mario Bros. e che potrebbe quindi approfittarne per rilasciare un nuovo capitolo, a distanza di 8 anni dal precedente capolavoro che risponde al nome di Super Mario Odyssey.
È inoltre praticamente certo un approfondimento su Mario Kart 9, o come decideranno di chiamarlo; il nuovo racing game Nintendo è stato mostrato rapidamente sullo schermo di Switch 2 nel primo trailer di annuncio della console, perciò mi sembra evidente che sarà uno dei titoli di punta per il periodo dell’uscita.
Riguardo altre nuove uscite non abbiamo alcun indizio, se non qualche rumor riguardo un possibile trailer per Hollow Knight: Silksong, l’attesissimo metroidvania di Team Cherry ormai sparito dai radar dal 2019, e che di recente ha riacceso le speranze dei fan grazie all’aggiornamento della pagina Steam e alcune dichiarazioni di Xbox.
Molto improbabile è invece l’annuncio di un nuovo Zelda, dopo averne avuti uno nel 2023 e uno nel 2024, perciò non mi aspetto novità su quel fronte se non un’eventuale remastered di un capitolo già esistente. Lo stesso vale per la maggior parte delle serie attualmente attive di Nintendo, ad eccezione magari di Super Smash Bros. per il quale però non vedo ad ora uno scenario ideale, essendo un gioco che punta anche tanto al citazionismo e di conseguenza necessita di poter conoscere un parco titoli più vasto sulla stessa console. Ultimate uscì un anno e mezzo dopo Switch, potendo quindi poi includere caratteristiche di Zelda Breath of the Wild, Super Mario Odyssey e via discorrendo.
Se quindi è probabile che le novità verteranno sul lato tecnico della console e sulla line-up di lancio, è molto probabile che avremo anche una data ufficiale di uscita, che potrebbe essere più vicina di quanto possiate pensare, e un prezzo di lancio. Personalmente vedo probabile un rilascio della console tra maggio e giugno, periodo notoriamente ottimo per il rilascio di prodotti simili, ad un prezzo compreso tra i 350 e i 450 euro, tenendosi quindi molto più bassa rispetto a PS5 e Xbox Series X.
C’è un grande punto interrogativo riguardante il lato tecnico della console: sarà all’altezza delle altre console di questa generazione? E come andrà ad influire questo sul prezzo?
Non mi aspetto una potenza pari a PS5 Pro o Xbox Series X, ma più simile magari a una Xbox Series S, che comunque non sarebbe male per una console che nasce come portatile e che si suppone debba avere un prezzo inferiore rispetto alle piattaforme citate poco sopra.
La differenza la farà il frame rate medio dei giochi, in un anno 2025 in cui i 60 FPS sono diventati la normalità. Switch è infatti uscita nell’ormai lontano 2017, e se all’epoca i 60 FPS erano più un “extra” che uno standard, oggi è l’esatto opposto, con i 30 FPS che sono passati da essere accettabili a essere considerati un grave difetto, un evidente anacronismo tecnico.
Sintomo di questo è, ad esempio, la foga dei fan di Bloodborne che richiedono a gran voce una remastered o anche solo una patch 60 FPS per il titolo From Software.
L’importanza di Nintendo in questa industria non è solo economica, e non rappresenta solo una delle colonne portanti del mercato o la principale produttrice di giochi per famiglie: Nintendo è da sempre la più grande innovatrice del mondo videoludico, alla costante ricerca di nuovi stimoli da dare ai giocatori non solo tramite nuovi modelli di game design e game loop intelligentemente studiati e coinvolgenti, ma anche grazie all’hardware unico e i brevetti che ad ogni generazione hanno saputo lanciare con successo. L’industria videoludica, senza Nintendo, avrebbe davvero una staticità enorme, e lo abbiamo visto soprattutto in questi ultimi anni in cui Nintendo ha rilasciato meno titoli concentrandosi sulle produzioni per Switch 2, e in cui di conseguenza si è vista molto meno sperimentazione specialmente nel mercato Tripla A, che ha decisamente bisogno di uno scossone dal punto di vista artistico.
Avremo una rivoluzione pari a quella portata da Breath of the Wild? Il nuovo hardware simil-mouse sarà in grado si far innamorare un nuovo pubblico come fece il Wiimote?
Solo il futuro saprà dircelo, quindi non ci resta che aspettare con trepidazione il 2 aprile e vedere cosa ha in serbo con noi la Grande N.