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Andrea Bellicini alias Andrea van Cleef, negli anni ha costruito progetti musicali diversi per genere e creatività. Pur riconoscendo la grande attitudine compositiva i suoi lavori, in band o da solista mancavano sempre in qualcosa di convincente. Buoni lavori, ma a mio modestissimo parere sempre un pizzico incompleti. Horse Latitudes finalmente mostra l’anima più profonda del camuno Andrea e, oltre allo stato di grazia compositivo ci regala un progetto finalmente convinto e convincente al 100%. Brani come: “Love is Lovely”, “The Real Strangers” e la magistrale “ A Horse named Cain” basterebbero già a descrivere l’atmosfera del disco che, però, si manifesta anche nelle più orecchiabili “Oh La La” oppure “The Disappearing Child” e “Fire my bones”. Come abbia potuto Mr. Van Cleef partorire un album di questa intensità mi è ignoto, ma spero continui su questa strada, e credo lo si speri in molti. Echi di Jhonny Cash, The Doors, Spruzzate di Nick Cave e una puntatina nel country…insomma un album in chiave Americana che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso.
p.s. l’album è uscito per Rivertale Productions di Paolo Pagetti, il 5 Aprile 2024 e vi assicuro che ancora gira senza soluzione di continuità. E continuerà a farlo ancora per molto, molto tempo!
A seguire, l’album più ascoltato in questo 2024 è quello dei piemontesi Ufomammut. Un altro esempio di band sottovalutata da mercato e critica nostrana. Un album eccellente.
“Luck and Strange” si piazza sul mio personalissimo podio. Il ritorno di David Gilmour è di quelli che non possono passare inosservati. Si sa, il buon Gilmour o si ama o si odia, io sto nel mezzo. Il precedente lavoro non mi aveva convinto del tutto ma questo… album che non può mancare nella collezione di un amante della Musica.