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Il fu Mattia Pascal @ Teatro Comunale Thiene

Scritto da Francesco Bettin

Il nostro Mattia Pascal, che fu, che ebbe più vite, si scatena dunque anche sul palco del Comunale in terra vicentina sgambettando e saltando, divertendosi e divertendo, sguazzando in questa surreale vicenda

Articolo di Francesco Bettin 
foto di Tiziano Ionta

Scorre veloce e piacevole, diverte, rimanendo certo fedele all’autore e immutato nel suo pensiero filosofico originale, “Il fu Mattia Pascal” da Luigi Pirandello messo in scena per una rilettura singola di Giorgio Marchesi (lui solo in scena, col musicista Raffaele Toninelli a fare da variopinta drammaturgia musicale, effetti, suoni) .
L’attore firma anche la regia insieme a Simonetta Solder, in questo spettacolo così originale e coinvolgente, andato in scena per tre serate a Thiene (Vicenza), al teatro Comunale di viale Bassani, dove ha caldamente incontrato i favori del pubblico. Cosa non scontata, va infatti dato atto a Marchesi (che cura anche l’adattamento dal romanzo di Pirandello) di un’operazione culturale sempre formativa e anche in qualche modo didattica con uno sguardo speciale che va verso lo “svecchiare” (lo so, brutta parola, ma rende) un testo capolavoro, ma di qualche anno fa.
E da artista completo qual è, Marchesi non commette errori, lo tratta molto bene e anche grazie a una complicità col pubblico più giovane (e anche con quello che vuole vedere novità a teatro) la piéce si spolvera, rimettendosi a nuovo. Anzi, aggiungendo pure del brio. Pur inconsueto infatti, lo spettacolo è riuscito a conquistare gli spettatori in tutti i teatri dove finora è stato presentato e Thiene, che di teatro se ne intende, con la tradizione che si ritrova non fa eccezione. Grazie naturalmente alla bravura e all’eclettismo dell’attore, a una regia frizzantina firmata assieme a Simonetta Solder, e agli interventi musicali, leggi anche effetti di ogni tipo, del contrabassista Raffaele Toninelli, siparietti gustosissimi quando non direttamente affiancamento alla recitazione e al narrare della storia. Cosa anche questa che funziona benissimo e non è certo un caso (Toninelli, per la cronaca, fa parte dei Musica da Ripostiglio, quartetto grossetano originale e da scoprire per chi non lo conosce).
Il nostro Mattia Pascal, che fu, che ebbe più vite, si scatena dunque anche sul palco del Comunale in terra vicentina sgambettando e saltando, divertendosi e divertendo, sguazzando in questa surreale vicenda. Marchesi dà voce e corpo alla storia pirandelliana, ci gioca, ci entra e ci esce e fa rimanere tutti a bocca aperta mettendoci molto del suo. Va da sé che Mattia, che sia qui o “fu”, incontra i personaggi conosciuti del testo, da Batta Malagna alla zia Scolastica, alla vedova Pescatore, al Pomino, a Oliva e Romilda, caratteristici quanto basta nel segno del genio di Pirandello. Regna dunque allegria, in questo bailamme umano sconclusionato e spassoso, e l’attore bergamasco dà supporto al testo smuovendolo ancor più, quasi in una specie di dissacrazione d’aumentata ironia (sempre rispettosa e sacrale). Le vite di Mattia Pascal, che è e fu, anche col cambio nome di Adriano Meis, sempre più diventano una gustosa fabula retrospettiva. Una gigantesca risata, con Marchesi che in alleggerimento salta e balla e racconta di luoghi e situazioni farsesche, sempre col sorriso e, teniamoci conto, con un appassionato lavoro alle spalle. I due sul palco, vestiti di bianco con gli anfibi, quando addirittura con un giubbotto indicativamente giovane, partono con la vicenda dall’immaginario paese ligure Miragno, per il surreale susseguirsi di avventure Pascaliane. 
Pubblico divertito e caldi applausi, la cosa migliore per un attore, E per un musicista, no? Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Ghione di Roma, ed è in tournée.

dal romanzo di Luigi Pirandello    con Giorgio Marchesi 
drammaturgia musicale eseguita dal vivo da Raffaele Toninelli
adattamento di Giorgio Marchesi  – costumi di Daniele Gelsi  – disegno luci di Luca Palmieri
audio Fabrizio Cioccolini  – contributo video di Simone Salvatore  – trailer Simone Villani
regia Giorgio Marchesi e Simonetta Solder
produzione Teatro Ghione, Roma

About the author

Francesco Bettin

Francesco Bettin nasce a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1962. Articolista dal 1980, comincia scrivendo e collaborando con quotidiani e riviste locali, formandosi in seguito prevalentemente su critica teatrale, esercitando anche quella cinematografica, qualche volta. Successivamente inizia a scrivere, sempre per diverse testate, anche online, di musica, facendo recensioni. Numerosissime sono le sue interviste pubblicate, da Monica Guerritore a Alessandro Haber, da Cristiano De Andrè a Laura Morante, Claudia Gerini ecc. Anche sul suo sito, olimpiainscena.it , scrive e pubblica, divulgando anche con mailing list, numerosi articoli, recensioni e interviste sia di teatro che di musica, assieme a un gruppo di fidati collaboratori. Pur avendo i requisiti non ha mai voluto diventare giornalista pubblicista.

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