Kora, titolo dell’album che presentiamo oggi, ci proietta immediatamente in una dimensione mistica. La traduzione dal tibetano è circumambulazione e indica il camminare dei pellegrini intorno ad un luogo ritenuto sacro e dal quale si assorbono, durante la recita dei mantra, energie positive. I luoghi possono essere molto diversi tra loro, e si va dal cammino intorno ad un oggetto sacro, al perimetro di un tempio, a quello di una città, a quello di una montagna o di un luogo che si ritiene per tradizione magico. Giusto ricordare che il cerchio ha anche tanti valori simbolici tra cui l’armonia e il continuo ed eterno fluire degli eventi, poiché inizio e fine non esistono.
E attorno a questo luogo non luogo e all’idea di eterno fluire ruotano le composizioni musicali del chitarrista e compositore triestino Giacomo Zanus e della sua band. La musica sublima quelle che sono le esperienze umane e musicali che hanno spinto Zanus a girare l’Italia e l’Europa allo scopo di studiare e approfondire le potenzialità della sua chitarra jazz e l’arte dell’improvvisazione con grandi maestri. Un amore, non scrivo studio perché mi sembra improprio, che è in continuo divenire e che, oggi, è approdato in Kora.
Un album composto da nove brani che percorrono quella che, ormai, abbiamo imparato a conoscere come terza via. Musiche in cui il passato, rappresentato dall’elemento classico e dall’esigenza di comporre musica a tavolino, si fonde con il presente fatto di tecnica e desiderio di superare gli schemi e lasciare che i sentimenti prendano corpo liberamente attraverso l’improvvisazione. Nove brani che regalano un caleidoscopio di suoni e di immagini che sradicano il concetto di genere musicale e trasportano l’ascoltatore in quel non luogo che è il sé.
È facile abbandonarsi alle melodie di Kora così com’è altrettanto facile rimanere stupiti e affascinati dalle mille e imprevedibili sfumature sonore che regala.
Kora è sia un viaggio alla scoperta di una personalità artistica affascinante e raffinata, sia l’invito ad un viaggio interiore.
Giacomo Zanus – Kora
Nove brani che regalano un caleidoscopio di suoni e di immagini che sradicano il concetto di genere musicale e trasportano l’ascoltatore in quel non luogo che è il sé