News Quatsch

Filibusteris

Scritto da Gina

Noi sardi siamo il popolo più illuso della storia dell’umanità. Tutti vogliono essere liberi ma la gente è terrorizzata dall’idea di essere liberata

“Dopo aver parlato con il giovane ricco, Gesù affermò che è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. Matteo 19:24

“Dopo aver parlato col filibustiere, l’ovoddese affermò che è più facile che un cammello passi attraverso la folla di Me^uris de Lessia che per un animalista uscire dal Regno di Sardegna”. Rodolfo 20:25

Babbo l’avrebbe chiamato “filibusteri”, filibustiere, come i predoni dei mari. Filibusteri perché è furbo o crede di esserlo, portando in rete la verità di chi pensa che aver navigato nella cultura egemone, gli consenta di conquistare tutti mari e, una volta approdato, di fondare una colonia.
Amico, sei approdato in una terra amena. Non puoi crederci davvero, che potresti farti ricco parlando di selvaggi o trogloditi. Nel caso riunisci le orde di antropologi disoccupati e illuminali con quello che hai scoperto. Io mi meravigliai una volta, scoprendo dell’esistenza dell’isola degli uomini mestruali, tu potresti proporti con l’isola degli uomini pastorali. Non è ancora arrivato nessuno guarda, sei il primo che vi approda.
Qui c’è gente pronta a dimostrare che Cristoforo Colombo era barbaricino. Fidati che è meglio se ti siedi e ti rilassi.
Ecco il filibustiere: vede due foto, e spara a zero su tutto. “La pastorizia dovrebbe fallire. Gli animali non vanno sfruttati. Vi dovete evolvere! Cercatevi un lavoro!!! “
Ma la gente ribatte che lui cerca solo soldi e pensa che l’etica sia una buona strada da percorrere per farne tanti. Fino a ieri nessuno qui sapeva chi fosse. Oggi il suo nome riecheggia tra le pietre dei nuraghi. Pagu importante.
“Basta parlare per non dire niente” e noi abbiamo parlato anche troppo. Minacce di morte, abusi linguistici, soprusi di ogni sorta, denunciati a tutti gli organi preposti. Eh cazz. Non ho mai visto nessuno minacciare di morte e firmarsi con i dati del proprio profilo social.
Tutti hanno visto la morte, nessuno ha visto la vitalità di una comunità che si opponeva ai soprusi? Nessuno ha visto la lingua blu della pecora? Nessuno vede la lingua blu. La vera assassina delle pecore.
E il cammello? Quello l’hanno visto tutti. Cazzo ci fa il cammello in giro a carnevale? Tranquillo e beato, partecipando a una festa. Nessuno in groppa, temperatura mite, buona musica. Nessuno ci crede che è voluto tornare alla festa. Rodolfo, l’ovoddolo cammello, è l’unico che ha veramente compreso il senso di ciò che ha vissuto: salvato dalla cattività è giunto in verdi pascoli incontaminati, ha trovato la compagnia di
asinelli e umani davvero simpatici, si è trovato benissimo e ha compreso che esiste anche un’alternativa allo sfruttamento. Fanculo il resto.
Vengono a fotografare i figli dei pastori che maltrattano gli animali (siete sicuri?) Ci accusano di essere ignoranti e incivili, denunciano le autorità per la loro totale assenza dal palcoscenico del carnevale (forse perché ci sono cose più urgenti da fare?)
L’intelligenza artificiale può tutto al giorno d’oggi, è quella naturale che non capisce più le cose elementari.
Questa terra ha dato al mondo Antonio Gramsci. Questa gente ha cresciuto Emilio Lussu. Ha partorito Peppino Mereu, Grazia Deledda, Sebastiano Satta e Maria Lai, Giuseppe Brotzu, Antonio Segni, Giuseppe Mannu, Francesco Cossiga e Enrico Berlinguer eccetera eccetera. Questa gente ha fondato, amministrato e difeso la nazione, ha perfino accolto i disillusi dell’Unità d’Italia; ha occupato fabbriche in ogni parte del mondo, insegnando a non piegarsi al padrone.
Queste persone, resistono e combattono con la stessa tenacia di chi non si arrende mai, anche se non ha mai vinto niente. La ricompensa è stata di migliaia di uomini uccisi dalla guerra, dal fascismo, dalla povertà e dalla fame; poi dalle scorie, dalla chimica, dalla speculazione incontrollata: sulla terra, sulle risorse, su tutto. Qui le politiche comunitarie tra poco ci impediranno anche di coltivare un orto ma ci illudono con l’idea di fare soldi a palate con le energie rinnovabili e la tutela ambientale.
C’è gente in quest’isola che da millenni desidera essere vista per quello che è realmente, una comunità di uomini e donne che lotta per la vita: per la salute, per la giustizia, per l’equità e invece ancora oggi è trattata come una massa subalterna che pratica riti ancestrali, che bagna la terra di sangue convinta di far crescere grano. Qui costruiscono stazioni geodetiche, impiantano colture aliene, nascondono scorie, piantano pale eoliche, schermano la terra con impianti fotovoltaici che potrebbero illuminare the dark side of the moon e poi non sanno che in Sardegna la terra è dei pastori.
Ma ci siete? Ma vi riprendete? Che cosa avete in testa? Di certo non le pecore con la lingua blu.
E Ajò, che non ci hanno mai fatto paura i filibustieri…vogliamo cominciare adesso? Mi che Don Conte aveva una pala eolica tra le gambe e il messaggio era che ci siamo rotti le palle a guardare le pale che girano! Che ci sono più cliniche veterinarie che ospedali, più farmaci che malattie e più filibustieri che pastori, più pecore che uomini. Io posso dire di aver vissuto 42 anni in questa terra e aver conosciuto più cammelli che galline prataiole.
Certa gente anela alla libertà sopra ogni cosa. Noi sardi siamo il popolo più illuso della storia dell’umanità. Tutti vogliono essere liberi ma la gente è terrorizzata dall’idea di essere liberata.
Jim Morrison (è vivo, vive ad Ovodda, si fa chiamare Zorghi, fa il manutentore di pale eoliche a Marrubiu, l’hanno avvistato a su Marruleli, travestito da Maria De Filippi e a Ovodda non esce perché lo riconoscerebbe Vinicio Capossela)

About the author

Gina

Sono Gina. Ho 41 anni. Vivo in Sardegna ma abito il mondo, lo interpreto come meglio riesco con un bambino che mi insegna come fare

error: Sorry!! This Content is Protected !!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Con questo sito acconsenti all’uso dei cookie, necessari per una migliore navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai su https://www.sound36.com/cookie-policy/

Chiudi