Mercoledì 15 marzo siamo tornati nel salotto del Monk per un nuovo appuntamento di A tu per tu, la rassegna organizzata da Rapsodica e da Jonathan Giustini che questa volta ha incorniciato l’incontro di due artisti speciali: Alessio Bonomo e Fausto Mesolella. Scrivo “speciale” che è un aggettivo di cui spesso si abusa, ma intendo dire proprio speciale, come lo si dice delle grandi sensibilità, quando si ha la fortuna di incontrarle e di riconoscerle.
Un sodalizio professionale ed affettivo, il loro, già più che consolidato da anni di amicizia e collaborazione; Mesolella, che già fu produttore artistico de La Rosa dei Venti, album d’esordio di Bonomo del 2000, lo è ancora per l’attuale progetto discografico di Alessio, al quale i due stanno lavorando e che uscirà a breve. Anche se i brani sono scritti da Alessio – lui ci tiene a precisarlo – il disco è praticamente scritto a quattro mani, perché Fausto riscrive, inventa, dà veste nuova.
Due grandi artisti molto diversi tra loro, uniti dalla magia dell’incontro e dall’arte del confronto, senza il quale la collaborazione non avrebbe motivo di esistere.
Tra “La Rosa dei Venti”, tratta dal primo lavoro di Bonomo e “’Na Stella” scritta da Mesolella per “Altre Latitudini” di GianMaria Testa, tra la rilettura di Alessio di “Space Oddity”, di David Bowie, Cose Strane dallo Spazio, ad un paio dei suoi brevissimi componimenti, che chiama osservazioni, alla splendida “Tulipani” di Fausto, tratta da CantoStefano, album in cui Mesolella ha messo in musica dodici poesie di Stefano Benni, fino a “Le Parole degli Occhi” di Bonomo, i due raccontano i loro percorsi, il loro incontro, i nuovi progetti, dell’album che sta per uscire e della felice esperienza del premio Bianca d’Aponte.
S’intuisce, dopo averli ascoltati per un po’, cosa, forse più di tutto, accomuna questi due grandi artisti: l’essenzialità, la capacità straordinaria di dirigere la penna verso l’essenziale, lo dice Mesolella di Bonomo e credo sia il dono prezioso di entrambi.
Ultimo brano “La Croce”, portato a Sanremo nel 2000 da Bonomo, mentre Mesolella sullo stesso palco vinceva il festival con gli Avion Travel. Un brano significativo, molto rock, anche molto contestato ai tempi, speciale.
Si chiude così l’ennesimo appuntamento di A tu per tu, che continua regalarci momenti molto intensi di arte e umanità.