Ha oltre 45 anni di carriera, non va mai in tv, non compare sulle riviste eppure le persone si ricordano sempre di lui ed oltre ad ascoltare la sua musica, riempie i teatri per ascoltarlo. Stiamo parlando di Fabio Concato che ha riempito la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone con la sua voce, le sue note e la sua immensa umanità e simpatia.
In un mondo dove conta sempre di più l’apparire, l’arroganza e la volgarità, ascoltare una canzone di Concato riconcilia col mondo. E lui di canzoni ne ha scritte tante, ben 180 come ha ricordato sul palco e non esclude di scriverne ancora magari in un album che uscirà tra 10 anni come ha detto scherzando sui suoi tempi lunghi nel far uscire nuovi lavori.
Nell’attesa ci godiamo capolavori che hanno segnato la musica italiana come “Ti ricordo ancora”, “Domenica bestiale”, “Guido Piano”, Sexy Tango” e la godibilissima “Rosalina”.
Alla fine non può che esserci la standing ovation con il cantautore milanese visibilmente emozionato e felice.
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