Non esisto che nel tuo sguardo che dallo specchio mi proietta nell’eterno. È in quel secondo che esisto per sempre.
Mi inerpico nei tuoi ricordi più reconditi e riemergo nel presente.
Sogno al cloro, evanescente Ephémera.
Sono nata in un freddo mattino d’inverno e per poco ho vissuto. Lontana dal sole cocente che ha scaldato i tuoi giorni migliori.
Ho vissuto in un gelido inverno, riscattando provviste da una natura impervia…da sempre in poi.
Non esiste percezione più profonda e viscerale dell’impossibilità dell’essere al di fuori di te.
Così vivo, scandagliando il tempo, rovistando il tuo spazio.
Mentre non mi pensi mi impossesso dei tuoi occhi e ti costringo a cercarmi.
Non svegliarti, non attraversare la soglia. Dammi un secondo ancora per riemergere.
Non sono io, sei tu. Ma io sono in te. Per sempre.
Ephémera
È in quel secondo che esisto per sempre