Emiliano D’Auria quintet @ Rosetum Jazz Festival

Parte proprio da Milano il lungo viaggio che Emiliano D’auria con il suo ultimo progetto “the baggage room” intende fare per portare a più persone possibili, gli stati d’animo, le paure, le lunghe attese, i respingimenti, che gli emigranti europei tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento hanno dovuto subire quando, arrivati in America, venivano “parcheggiati” ad Ellis island.
La stanza dei bagagli, trasposta in musica da Emiliano d’Auria raccoglie incertezze e sogni. Splendidi i brani tutti di D’Auria, un quintetto composto da musicisti americani. (in questo tour Jacopo Ferrazza al contrabbasso, sostituirà Rick Rosato che ha partecipato alla fase di registrazione del progetto avvenuta al Bunker Studio di Brooklyn (NY)
Alcune melodie sono di colore mediterraneo ma i ritmi e gli arrangiamenti si collocano al centro di una tavolozza afro americana molto satura.
Una citazione a Sacco e Vanzetti, e un bellissimo “discorso” tra piano e contrabbasso in “the long wait”, La sezione dei fiati è una delle colonne portanti di questo progetto. Il continuo “interloquire” tra gli strumenti è veramente ben costruito, “discorsi di filo logico”.
Il tour di presentazione è iniziato oggi (22/11/24) a Milano e consigliamo di non lasciarsi sfuggire l’occasione di ascoltare questo progetto del vivo, è un progetto che tocca “corde” e sentimenti importanti. Possiamo assegnare, alla tavolozza dei colori legata agli stati d’animo, praticamente tutti i colori conosciuti.
Grazie a RJF per l’accoglienza, ai musicisti, ai lavoratori dello spettacolo al Centro Culturale Rosetum e grazie al direttore artistico Lorenzo De Finti.