L’inizio di questo giugno 2021 coincide con quella che possiamo definire la tregua pandemica. Si torna, infatti, a vivere quella quotidianità che fino a qualche tempo fa avremmo definito anonima e scialba. Si torna a progettare e soprattutto a viaggiare, ma quel che noto con un certo dispiacere è la ricerca spasmodica del superfluo e del divertimento sfrenato. Non condanno chi cerca lo svago intendiamoci, ma voglio ricordare che il significato profondo del viaggio è nella scoperta, è nella conoscenza e soprattutto nell’osservazione del mondo che ci circonda. E perché questa magia avvenga è necessario rallentare il tempo e facendo ciò, non è difficile accorgersi che la bellezza non è poi così lontana da noi.
Esiste anche un’altra tipologia di viaggio che è quello introspettivo. Un viaggio in quel non luogo che è la memoria e in cui lo spazio-tempo si annulla. Un viaggio per il quale non servono né passaporti né green pass ma solo un po’ di tempo per sé e la giusta colonna sonora. E tra gli album usciti quest’anno e che ho avuto modo di ascoltare, quello perfetto per questa tipologia di viaggio è Notturni di Emanuele Sartoris & Daniele di Bonaventura.
Il disco, come avrete intuito dal titolo, è ispirato al notturno genere musicale che ha raggiunto il suo apice nel XIX secolo con il compositore Frèdéric Chopin, che il duo omaggia con la rilettura del celeberrimo notturno Op. 9 n° 1 e 2. La posizione dei due brani, che rispettivamente aprono e chiudono l’album, sembra voler essere un ulteriore omaggio al compositore polacco.
In mezzo, composizioni originali di Emanuele Sartoris, pianista e compositore raffinatissimo che seguiamo da diversi anni, e Daniele di Bonaventura, pianista-bandoneonista di fama internazionale.
Notturni tecnicamente è un album che contamina due generi apparentemente distanti come la musica classica e la musica jazz. Contaminazione che permette di riproporre in vesti nuove e affascinanti il repertorio classico e nel contempo sperimentare nuove vie compositive.
Dal punto di vista emozionale è un album semplicemente stupendo. Abbandonarsi ad esso e ad un panorama crepuscolare significa innanzitutto armonizzarsi col creato e subito dopo, assecondando le immagini che la musica suggerisce, riaffiorano volti e situazioni sopiti nella memoria.
Torneremo migliori di prima si diceva, ma basta guardarsi attorno per capire che un’educazione ai sentimenti e alle emozioni sta diventando imprescindibile.
Notturni è uscito da pochi giorni per Caligola Records ma si candida ad essere uno dei più belli del 2021. Un pubblico grazie a Rosario Moreno della Blue Art Promotion per avermi dato la possibilità di ascoltare l’album in anteprima.
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