Recensioni

Elisa e l’ambiente: una gran bella storia

Scritto da Samantha Mattiello

“Ciò che sento è la musica scorrere nelle mie vene/è fatta di notti/del mare/dei campi e del profumo dell’asfalto quando piove”, Elisa, Fairy Girl

“What I hear is the music that runs through my veins/it is made of the nights/of the sea/of the fields/of the scent of asphalt when it rains”. 
Queste sono solo alcune delle parole che Elisa, negli anni, mette in musica per descrivere la natura e la terra a cui l’artista è legata fin da quando era bambina. Molte delle sue canzoni, infatti, sono ispirate dalle immagini che vede intorno a sè e dai suoni della natura che puntualmente registra e che poi riutilizza per le sue canzoni (ad esempio il suono del mare, della pioggia e del vento. La pioggia in particolare la ritroviamo nella canzone “A prayer”).
Sleeping in your hand nasce da una foglia che Elisa vede cadere dall’albero (una betulla) che guarda, da sempre, dalla finestra della sua camera. Da piccola, insieme ad un amico, scala una parete di rocce e quando giunge sulla cima scorge il cielo di colore blu elettrico che contrasta con l’erba di un colore verdissimo. Dal quel prato verde raccoglierà poi fiori secchi che racchiude in una scatola e dai quali nascerà Labyrinth. E’ per queste immagini così forti e belle che ad un certo punto della sua carriera Elisa decide, attraverso varie iniziative legate alla musica e non, di aiutare l’ambiente che si sta ammalando proprio per colpa dell’uomo.
Dal 2003 inizia così a stampare tutti i suoi album su carta riciclata e, forse non a caso, il primo si intitola Lotus che sta ad indicare la pianta che ha radici nel fango, ma il cui fiore va verso il cielo. Da questo album seguirà un tour nei teatri (tra il 2003 e il 2004) dove la cantante proietterà delle foto scattate da lei stessa alla natura.
Nel 2011 il tema della natura viene ripreso con un nuovo tour nei teatri fatto di due date (Acqua e Fuoco) per promuovere il suo nuovo album Ivy. Per la data “Acqua” sul maxischermo che si trova alle spalle della cantante vengono proposte immagini di ghiaccio, neve e pioggia. Per la data “Fuoco” vengono invece proposte immagini di fuoco, sabbia e paesaggi caldi.
Arriviamo quindi al suo ultimo tour “Diari aperti” tenutosi nel 2019, nei teatri prima e nei palasport poi, durante il quale spicca l’omaggio a Greta Thunberg, di cui vengono proiettate le immagini della sua marcia per salvare il clima. La carrellata di foto proposte durante questo tour culmina con la citazione del capo Sioux “Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo pesce mangiato e l’ultimo fiume avvelenato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”. Elisa si spinge ancora più in alto, utilizzando parte del ricavato di questi concerti per donare al mondo, in particolar modo al Kenya, 2000 alberi acquistati nella piattaforma online “Treedom”, la quale permette di far piantare un albero a distanza da persone locali e di seguirlo dal web. Durante il tour invita anche i suoi fan a seguire il suo esempio e quelli iscritti al suo F”U”NCLUB (non è un errore, l’idea di usare la “u” anziché la “a” è stata concepita proprio da Elisa per indicare il divertimento) godranno di uno speciale sconto per l’acquisto nella suddetta piattaforma.
La “Fairy Girl” di Monfalcone decide, inoltre, di essere ancora più ecologica usando un’ auto elettrica per spostarsi da una città all’altra e relativamente alle emissioni di Co2, il 15 dicembre 2020, pubblica sui propri canali social un breve video, nel quale utilizzando le note di “Bianco Natale”, invita il proprio pubblico (e non solo) a firmare una petizione sul sito www.stopglobalwarming.eu, dove si chiede di tassare le emissioni di anidride carbonica, iniziando da € 50,00 alla tonnellata nel 2020 per arrivare ad € 100,00 nel 2025.
L’idea, nata da 27 premi Nobel, è che parte del ricavato venga utilizzato per sostenere il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili, fino ad arrivare a ridurre le tasse per le fasce di reddito più basse. L’obiettivo è di raggiungere un milione di firme entro il 22 aprile 2021 (attualmente la petizione è arrivata ad averne circa 50.000), in quanto in questo modo l’Unione Europea sarebbe costretta a prendere in considerazione la suddetta proposta. Va ricordato, infatti, che le emissioni di Co2 contribuiscono al riscaldamento globale, ossia all’aumento delle temperature medie della Terra, molto pericolose, in quanto causa di fenomeni estremi, come gli uragani, tifoni, maremoti ecc. oltre che essere causa dello scioglimento dei ghiacciai, che vanno così ad incrementare l’aumento del livello del mare, mettendo in pericolo le città costiere.
Le zone mediterranee, tra cui l’Italia, si stanno riscaldando ad una velocità doppia rispetto alla media del pianeta. Questo significa che nel giro di qualche centinaio di anni città come Venezia potrebbero scomparire. La petizione è, quindi, sostenuta da vari artisti, tra cui appunto Elisa, ma non solo, in quanto sono scesi in campo alcuni sportivi, fotografi e ovviamente climatologi.
Sempre per i suoi f”u”ns che decideranno di partecipare ai suoi concerti, Trenitalia applicherà degli sconti speciali, incentivando così la mobilità con i mezzi pubblici. Anche nella vita privata Elisa decide di dare il suo contributo facendo la spesa a km 0 da un agricoltore locale e mettendo in piedi un proprio studio discografico dotato di pannelli solari per la produzione di energia.
Con tutte queste piccole iniziative si spera un giorno di ridurre l’inquinamento su questa nostra terra e di poterci ritrovare in un parco cittadino a guardare le nuvole in un cielo limpido…un cielo che non sia offuscato dallo smog e come diceva la cantante friulana in Seven Times speriamo di ritrovarci a pensare “A cloud is coming/unconsciuos of its shape/and I task myself if that’s the heart of ius beauty (“passa una nuvola/inconsapevole della propria forma/e mi chiedo se è questo il cuore della sua bellezza”)…

Articolo e Foto di copertina di Samantha Mattiello

About the author

Samantha Mattiello

Sono nata e cresciuta in città, ma preferisco di gran lunga il silenzio e la magia del bosco e della collina dove risiedo attualmente. Nelle cose non arrivo subito e facilmente come magari tanti altri, ma l’impegno e la costanza mi fanno raggiungere sempre (o quasi) gli obiettivi che mi prefiggo. Se non avessi i piedi ben piantati a terra, girerei il mondo con lo zaino e la macchina fotografica per cogliere quei momenti che sfuggono ai più a causa della vita sfrenata che conduciamo....so comunque che sarebbe veramente è solo un sogno.
Amo tantissimo gli animali...infatti vivo circondata da molti gatti (abbandonati) ai quali sto cercando di dare un po’ di serenità dopo tanta sofferenze...

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