Sound&Vision

Dee Dee Bridgewater @ Castelfranco Veneto Jazz festival

Scritto da Valeria Bissacco

“Respect the women in your life!” è l’invito che più volte la cantante e attivista americana farà con determinazione dal palco durante la serata, e nella sua voce intensa e potente c’è tutta la forza e la bellezza dell’essere donna, musicista e orgogliosamente di colore.

La straordinaria voce e la grande sensibilità interpretativa di Dee Dee Bridgewater hanno acceso il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto lo scorso 12 luglio non soltanto di splendida musica jazz ma di pura meraviglia.
Riconosciuta tra le migliori jazz singers in attività, con una carriera lunga più di quarant’annie più di venti album all’attivo, Dee Dee Bridgewater è una delle voci più amate a livello mondiale, vera e propria “Regina del jazz”.
In questa magica serata la grande artista nata a Menphis si è esibita nell’ambito del Castelfranco Jazz festival 2024 in collaborazione con il Conservatorio A. Steffani, presentando il suo progetto “We exist!” con il quale è attualmente in tour in Italia accompagnata da un terzetto tutto al femminile che vede al pianoforte la statunitense Carmen Staaf e le giovani italiane Rosa Brunello al contrabbasso ed Evita Polidoro alla batteria.
Il concerto si sviluppa in un crescendo di emozioni: il sorriso e il carisma dell’icona del jazz catturano e affascinano il pubblico che gremisce il teatro (gioiello settecentesco che ha la capienza di quasi 300 posti rapidamente esauriti) e che si lascia andare fin da subito a lunghi applausi e manifestazioni di affetto via via sempre più palpabili. Del resto quello di Dee Dee Bridgewater è un gradito ritorno nella cittadina veneta dopo oltre 25 anni, e siamo certi che molti dei presenti fra il pubblico l’abbiano atteso con impazienza.
Lo spettacolo di circa due ore è interamente dedicato alle donne, alla loro forza e all’unione in un momento molto delicato per il mondo intero, purtroppo intriso di violenza e di forme più o meno sottili di razzismo e prevaricazione.
“Respect the women in your life!” è l’invito che più volte la cantante e attivista americana farà con determinazione dal palco durante la serata, e nella sua voce intensa e potente c’è tutta la forza e la bellezza dell’essere donna, musicista e orgogliosamente di colore. Il repertorio attinge infatti totalmente alla musica nera, ed in particolare alle canzoni di protesta che hanno lasciato un segno indelebile nella storia americana.
Il brano che apre il concerto, “People make the world go round” , nella versione di Dee Dee Bridgewater, con la traccia potente del basso elettrico di Rosa Brunello, si sviluppa nel famoso scat che è diventato nel mondo una delle sue peculiarità. Il concerto prosegue poi con “The danger zone” di Ray Charles, con “Mississippi goddam” che vede un’intensa Bridgewater danzare scalza sul palcoscenico e “My skin is balck” di Nina Simone,  e quindi “Tryin Times” e “Compared to what” di Roberta Flack, in cui l’artista si muove  senza risparmio di energie e conclude poi il brano con quello che è divenuto quasi un grido di battaglia: We exist!. 
Il concerto pare quindi raggiungere il culmine in una intensissima interpretazione di “Strange Fruit” di Billie Hallyday ma, dopo gli applausi e le acclamazioni che rivogliono la Signora del jazz ancora in scena, Dee Dee Bridgewater e le sue musiciste tornano sul palco per un ultimo brano, la bellissima e travolgente “Spain” di Chick Corea, sulle cui note finali il pubblico in piedi dimostra tutto il gradimento e la gioia per una serata così rara e preziosa di ottima musica di qualità.

Si ringraziano Castelfranco Jazz Festival, l’ufficio stampa e il personale del Teatro Accademico per la gentilissima disponibilità.

DEE DEE BRIDGEWATER
Castelfranco Veneto Jazz festival,
12.07.2024

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https://www.facebook.com/conservatoriosteffani.castelfrancoveneto

About the author

Valeria Bissacco

Sono nata sotto il segno dei Pesci, sono diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vivo in Veneto e mi occupo di fotografia per passione praticamente da sempre. Amo la musica italiana e da quando avevo 12 anni seguo i concerti dei miei artisti preferiti e li fotografo, unendo così le mie due più grandi passioni. Pratico Arti Marziali (la mia terza passione), insegno Karate ai bambini e alle persone con disabilità, mettendomi in gioco ogni giorno sul tatami come nella vita. Il mio bisogno di nutrirmi di bellezza mi porta spesso in giro per l’Italia e l’Europa a visitare musei, assistere a concerti, eventi, esposizioni d’arte o semplicemente (da vera pesciolina) su una spiaggia solitaria in Grecia ad ammirare e respirare il mare.

Per ZONA Editore ho curato l’inserto fotografico del libro: Francesco Baccini, ti presto un po’ di questa vita, e ho pubblicato una raccolta di racconti che prendono spunto dalle canzoni della mia vita: Margherita, Alice e le altre.
Ho esposto le mie foto a Milano, Treviso e Castelfranco Veneto.
Alcune mie immagini compaiono all’interno della copertina di album di Francesco De Gregori, nel dvd di Dalla e De Gregori Work in progress, e nei dischi di altri musicisti emergenti.
Mie foto di De Gregori sono inoltre in copertina di una storia della canzone di De Gregori a cura di Enrico Deregibus e all’interno di altre pubblicazioni a carattere musicale.

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