Sufficientemente melodico e leggero per assicurare momenti di gradevole ascolto, profondo nei contenuti e curato nella supervisione artistica quanto basta per suscitare la partecipazione, la riflessione e l’apprezzamento di chi ascolta una raccolta di canzoni anche musicalmente di spessore.
Non che il Cd di Clemente si distingua particolarmente per originalità (“I confini del giorno”, anzi, si adagia con naturalezza e quasi con noncuranza sugli schemi consueti di certo cantautorato italiano d’antan), ma certo tra i suoi pregi rientrano l’onestà d’intenti e la sincerità profuse dall’autore. Tali pregi, peraltro, si avvertono fin dal primo ascolto dei brani. “I confini del giorno” esce trascorsi quattro anni dall’uscita del precedente lavoro del cantautore siciliano, “Canzoni nel cassetto”, è il quarto lavoro in studio di Clemente ed esce il 17 settembre per l’etichetta discografica indipendente di Alghero “La Stanza Nascosta Records”.
Quattordici sono i brani complessivi (per poco meno di un’ora di ascolto musicale) che compongono l’album. Si tratta, come spiega lo stesso autore, di una raccolta di canzoni “a tema”, una storia d’amore durata dieci anni e riassunta ipoteticamente e metaforicamente nell’arco di una giornata. Sonorità folk, esotiche, pop e easy rock costituiscono la cifra di un disco che vede la partecipazione di una pletora di musicisti e la produzione di Loredana Grubessich. Tra i brani, tutti composti e cantati da Antonio Clemente, “Notturna”, “Buongiorno”, “Lontani”, “Due come noi”.
Clemente – I confini del giorno
Sonorità folk, esotiche, pop e easy rock assicurano momenti di gradevole ascolto, profondo nei contenuti e curato nella supervisione artistica