Tra le tante notizie sconvolgenti di queste settimane, gli italiani, con una certa apprensione, sono venuti a conoscenza di un fatto risalente a qualche anno fa, quando ancora Berlusconi era tra di noi e splendevano le mille luci della Belle Epoque di Arcore!
La ministra Santanchè, ai tempi solo senatrice della Repubblica, generosamente regalò due borse di Hermes a Francesca Pascale, a quei tempi compagna del Presidente del Consiglio. Immagino la sorpresa e la gioia della bella quasi-first lady, nel ricevere due oggetti così preziosi, unici e irraggiungibili che tante donne non potrebbero acquistare neanche se lavorassero diciotto ore al giorno per più di un secolo. Tantomeno contando sui contributi maturati in così tanti anni di ipotetico lavoro, visto che la stessa Santanchè sembra aver anche combinato una truffa ai danni dell’Inps.
La povera, si fa per dire, Francesca Pascale si è per un momento illusa che le due iconiche borsette fossero vere. La splendida donatrice era ed è ancora oggi ricca, elegante, orgogliosa dei suoi tacchi da 12 cm e dei vestiti griffati, frequentatrice del Billionaire, locale affollato dai migliori rappresentanti del jet set. Gli elementi c’erano tutti per credere all’autenticità del gesto e dell’oggetto.
Poi avvenne la caduta degli Dei, il crollo delle magnifiche illusioni, la distruzione del Sacro Graal, le borsette infatti risultarono false. Lo aveva rivelato il commesso del noto negozio di lusso, non c’erano infatti, all’interno, i codici del prodotto che identificano la veridicità e l’unicità di oggetti così speciali. Eppure, sembravano vere, perché erano state donate da un personaggio credibile, in un contesto appropriato, in un ambiente consono e coerente con il valore degli articoli.
L’illusione è negli occhi di colui che desidera e che si fa ingannare da tale desiderio. Vale per la Pascale e vale per noi comuni cittadini che nel nostro vivere quotidiano ci facciamo sedurre da personaggi che vorremmo emulare, da oggetti che desideriamo da eventi di cui vorremmo essere protagonisti. Siamo convinti che tutto questo sia reale e autentico perché crediamo nell’ attendibilità del contesto, dei protagonisti e delle fonti.
Altra illusione è anche il conforto delle masse, se in tanti credono, sarà vero, se i più lo vogliono, vuol dire che vale. Questo, perché, illusione su illusione, pensiamo che gli altri siano più intelligenti di noi, più scaltri o che abbiano già verificato il valore e la sincerità di qualcuno o qualcosa.
Se volessimo invece essere i paladini della verità e i protagonisti della realtà che ci circonda, dovremmo cominciare a ‘sbucciare’ le cose, eliminare gli strati che nascondono l’essenza, cercare i codici identificativi, scavare a fondo nelle biografie di chi ci illude e cercare l’origine delle cose. Per fare tutto questo ci vuole pazienza, determinazione e soprattutto tempo a disposizione.
Il tempo, altro elemento ingannevole che, stando alle teorie di quel cervellone di Albert Einstein, è anch’esso un’illusione.
Non abbiamo scampo, non ci resta che tenerci le nostre illusioni fino al prossimo smascheramento provando solo eventualmente a selezionare, in base alle nostre possibilità, cosa vogliamo desiderare.
Cambi di stagione / Preziose illusioni
La ministra Santanchè, ai tempi solo senatrice della Repubblica, generosamente regalò due borse di Hermes a Francesca Pascale, a quei tempi compagna del Presidente del Consiglio