Questa volta non mi ridurrò all’ultimo momento con l’ansia e l’indecisione su cosa portare. E’ solo una valigia, un contenitore utile per trasportare beni di prima necessità come costumi da bagno di tutte le nuance dell’arcobaleno, vestitini di lunghezze varie, creme solari con fattore di protezione da 100 a 0. Beni di prima necessità appunto.
Chi viaggia leggero viaggia felice diceva Antoine de Saint-Exupéry. Sicuramente non andava al mare con le amiche ma provo a dargli retta. Metto in cuffia un classico di Otis Redding: ‘ Sittin’on the doc of the bay’, un soul rilassante che mi aiuterà a concentrarmi per fare le giuste scelte come …quante mutande portare.
Il vero problema è che tipo di valigia usare: la sacca sportiva, molto cool ma scomoda e invalidante per la mia ernia cervicale, il classico trolley è una garanzia per non far sgualcire la camicia di seta inutile ma tanto carina, o l’essenziale zaino che mi costringe però a troppe rinunce.
Cambio musica, ci vuole qualcosa di più contemporaneo per supportarmi nella difficile scelta. ‘ Sesso e Samba’ di Toni Effe e Gaia è quella giusta, un po’ di ritmo e malizia mi aiuteranno a velocizzare le operazioni. Ricordo di aver comprato quei pantaloni a stampa floreale molto leggeri e un po’ trasparenti ma dove li ho messi? Smonto l’armadio, tiro fuori di tutto, sono esausta, a terra c’è un cumulo di stracci di mille colori, l’artista Pistoletto mi accuserebbe di plagio per aver copiato la sua opera esposta a Napoli e senza presunzione la Venere sono io, bianca e pensosa…i pantaloni non li ho trovati.
Il panico mi assale, è tardi, cerco un’altra canzone; ‘ Viva la Vida’ dei Coldplay mi farà tornare il buon umore. E’ notte fonda, provo a stipare i vestiti scelti alla rinfusa in una valigia informe che non riesco a chiudere, troppo piena, le cuciture stanno per cedere, devo togliere qualcosa, selezionare di più ma sono troppo stanca.
Penso alla nonna quando partiva per la villeggiatura con il suo baule grande come un monolocale. Lei avrebbe ascoltato Pavarotti mentre lo riempiva generosamente di vestiti . Mi lascio cadere sul letto distrutta e arresa mentre in cuffia ascolto… ‘All’alba vincerò!’.
Cambi di Stagione. Le smanie per la villeggiatura
Il vero problema è che tipo di valigia usare: la sacca sportiva, molto cool ma scomoda e invalidante per la mia ernia cervicale, il classico trolley è una garanzia per non far sgualcire la camicia di seta inutile ma tanto carina, o l’essenziale zaino che mi costringe però a troppe rinunce