I Busking the blues band arrivano dalla strada: sono musicisti con un bagaglio musicale personale cosi pieno e così pesante, che è molto difficile parlare di loro. Ecco perché ho scelto di scrivere poche ma profonde e semplici cose, per far conoscere la musica blues che nasce dalle strade. Strade e piazze italiane, ma musica nera, quella profonda, quella vera e quella che ti lascia la bocca insabbiata.
Il salto dalla strada ai palchi per i Busking the blues band non è stato così scontato; un certo “rifiuto” da parte loro ha un po’ rallentato questo processo. Anche un certo “mal di pancia” verso i social non ha certo favorito questo passo importante.
Le strade e le piazze italiane quando sentono la “voce nera” di Rita Girelli si fermano e ascoltano quello che non puoi ascoltare altrove, come per la chitarra quasi minimale di Max Benassi maestro indiscusso della musica blues in Italia; i Busking the blues band ritagliano un blues graffiante, quasi stonato, che ti lascia un solco profondo e la bocca arida.
Se ami la musica blues, non puoi trascurare almeno un ascolto di questa band. La scelta musicale dei Busking the blues band non è Muddy Waters o B.B.King, geni indiscussi del blues mondiale, ma è più vicino alla verità. Robert Johnson ne è stato l’artefice: penso che i Busking the blues band abbiano personalizzato un loro stile ancora più polveroso fatto di tante “corde” e orecchie vibranti che ascoltano senza scartare nulla.
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Busking the blues band Blues a Balus 30 8 2024 (Bo)
Max Benassi chitarra e voce
Rita Girelli basso e voce
Fabio Ziveri tastiere
Carmine Faella batteria