Recensioni

The Raveonettes – Pe’Ahi

Scritto da Claudio Donatelli

Decisamente Pe’Ahi è una vera bomba!è forse il più profondo e maturo dei dischi pubblicati dai Raveonettes finora

Il duo The Raveonettes, originari della Danimarca, ormai da anni di casa a Los Angeles hanno da pochissimo pubblicato il loro settimo album Pe’ahi.
Ormai da qualche anno liberi da uno scomodo contratto discografico per la Columbia Records, amano dedicarsi alla ricerca della perfetta melodia, obiettivo al quale sembra siano sempre molto vicini a raggiungerlo.
Sune Rose Wagner (voce e chitarre) e Sharin Foo (voce, basso e chitarra) in gran segreto, ad inizio 2014, si sono chiusi in studio per 4 mesi, si sono letteralmente tuffati in lunghissime sessioni di lavoro giornaliero e con grande sorpresa di tutti hanno pubblicato Pe’ahi.
Per il duo il California surf sound degli anni ’50 mai come ora è stato così intimamente fonte di ispirazione. Oltre che per la composizione, l’approccio vintage alla loro musica è presente nelle apparecchiature e negli strumenti sapientemente scelti. Anche in questo ultimo lavoro in studio, la composizione dei pezzi è opera di Sune Rose e i temi trattati sono quelli di sempre, il lato oscuro della vita, la perdita, l’amore, il crimine, il suicidio, la morte. E proprio la scomparsa del Papà di Sune ha segnato l’approccio a questo disco.
Decisamente Pe’Ahi è una vera bomba, soprattutto per chi già conosce il duo e i loro precedenti lavori. Tutte e 10 le tracce sono molto arrangiate, ricche di strumenti che per la prima volta compaiono in un disco dei Raveonettes, come l’arpa, gli archi, ma ci sono anche il pianoforte e molte tastiere, una batteria energica e tanti tanti rumori (fruscii, urla). Il loro marchio inconfondibile è l’uso delle voci, mai sovrapposte ma quasi sempre unite come un unico strumento. Le chitarre in sovraesposizione affogano gli spartiti, basso e batteria trovano maggiore spazio e lo spycho pop si trasforma in un noisy soul di grande spessore comunicativo.
Questo Pe’Ahi è forse il più profondo e maturo dei dischi pubblicati dai Raveonettes, anche se è stato concepito velocemente conserva diversi livelli espressivi, una grande quantità di suoni, delle ottime canzoni.
Dietro quei due sguardi freddi e distaccati si nasconde un’anima bollente.

Claudio Donatelli

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