Recensioni

Mr Everett – Umanimal

Scritto da Claudia Erba

Un collage anticoniano, irrisolto e contaminante.

Il progetto multimediale “Mr Everett”, che travalica l’angusto spazio della tradizionale “band elettronica”, torna, dopo “Uman” del 2017, con “Umanimal” (“Grifo Dischi”), riuscitissimo macramè di stili musicali in cui il minimalismo electro si innesta su strutture melodicamente pop, alla maniera della band inglese XX, non a caso citata nella cover-mashup “Wicked Game x Crystalised”.
In equilibrio tra dancefloor e fiammate di avanguardia elettronica, “Mr Everett” si pone tra gli esponenti più interessanti della scena musicale post-club, realizzando una forte ed eversiva interazione tra musica ed arti visuali, che viene convogliata in un live show performativo all’insegna della commistione e dell’ibridazione tra idee, sonorità e tecnologia digitale.
L’attrazione per la uk-garage più cupa, unita alla fascinazione esercitata sul gruppo dalla dub e dalla jungle, suggerisce commistioni sperimentali, variazioni e dicotomie.
Passando dall’orientalismo di “Japanese Safari”al grime,“Mr Everett” fa convergere espressionismo cyber-pop, campionamenti vocali, avant-rap, divagazioni ambient e battiti sincopati à la Burial in un collage anticoniano, irrisolto e contaminante.

Foto di copertina di Luca Patrone

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Claudia Erba

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