Recensioni

Erin K – Sink to Swim

Scritto da Daniela De Vellis

L’album si srotola come un tappeto di erba fresca in undici canzoni e si apre sul giardino della chitarra acustica e dell’ukulele. È un album cantato con l’onestà dei sogni e la sincerità di chi vi crede.

Fermarsi per ripartire. Dire addio per ricominciare. Annegare per riemergere, per tornare a respirare. In poche parole, rischiare.
Erin K – all’anagrafe Erin Kleh – dedica il suo nuovo lavoro proprio al cambiamento e al rischio necessario legato ad esso. Sink to Swim Andare a picco per tornare a galla – è un percorso all’indietro per guardare al futuro.
Ed é anche la prima traccia che dà il titolo all’album. É il cammino di vita dell’autrice raccontato dapprima con occhi da bambina e poi con i sogni di chi crede che nevichi a luglio.
Tra giochi di parole e bossa nova trasparenti, l’album ripercorre le tappe dalla sua vita, dall’infanzia ad oggi.
É un lavoro autobiografico senza averne la presunzione di esserlo, é la proiezione di un sogno di un posto migliore.
Breath, la seconda traccia dell’album, é un dialogo con la sua sé da bambina. É un invito a rivalutare le proprie scelte, a seguire le proprie ispirazioni, ad ascoltare il proprio respiro.
É un lavoro intimo, così intimo da ripercorrere anche le tappe più dolorose della propria esistenza, come quella di una relazione soffocante nel brano Keep Her. Un tema, quello delle relazioni, molto caro all’autrice che viene cantato con la dolcezza e la determinazione di un germoglio che fiorisce anche nel brano For Lars, dove la fine di una relazione porta a nuove e inaspettate prospettive.
Non solo di relazioni umane arpeggia la chitarra, ma anche di quella per gli animali, come in Panda’s Song, dedicata al suo cane di infanzia chiamato, appunto, Panda.
In fin dei conti, che si parli di uomini, di donne, di bambini o animali, si parla di amore e l’amore rende liberi e fa sentire a casa, proprio come sussurra il brano di chiusura Something About Your Love.
L’album si srotola come un tappeto di erba fresca in undici canzoni e si apre sul giardino della chitarra acustica e dell’ukulele. È un album cantato con l’onestà dei sogni e la sincerità di chi vi crede.

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Daniela De Vellis

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