Uno spettacolo scoppiettante, divertente e che ha la capacità di unire musica e prosa. Sul palco del teatro Menotti va in scena uno spettacolo inusuale per il teatro italiano.
C’era chi, tra gli spettatori su aspettava un ìconcerto di Omar Pedrini con un qualche sporadico intervento parlato di Alessio Boni e chi, al contrario, presumeva un monologo dell’attore bergamasco con un sottofondo musicale da parte del cantautore rock bresciano. Quello che accade durante le due ore trascorse al Menotti ha un sapore di novità e magia. La magia sarebbe già l’esser riusciti a far convivere sullo stesso palco un bergamasco ed un bresciano (chi ha orecchio per intendere intenda…) ed invece ci si ritrova al cospetto di due giganti delle Arti che si incastrano alla perfezione, intrecciando il loro sapere, la professionalità e la voglia di raccontare e raccontarsi attraverso parole e musica che hanno attraversato gli ultimi sessantanni della nostra storia- dai Beatles, ai Pink Floyd attraverso Bowie e Lou Reed, agli Oasis fino ad arrivare ai nostrani Timoria e chiudendo con il Maestro del Teatro Canzone, Giorgio Gaber.
Uno spettacolo che, tra un aneddoto e l’altro ci fa ripercorrere la storia della musica e, soprattutto, di chi l’ha creata. Uno spettacolo arricchito dai testi tradotti e recitati con abile maestria da Alessio Boni e reinterpretati da Omar Pedrini e dalla sua band con la quale è attualmente in tour. Uno spettacolo da vedere assolutamente!
Band:
Larry Mancini: voce e basso
Carlo Poddighe: voce, chitarra e tastiere
Stefano Malchiodi: Batteria
Testi: Alessio Boni e Nina Verdelli
Articolo e Foto di Gigi Fratus