Il legno è l’ultimo elemento della trilogia che Adriano Modica dedica ai materiali. La Sedia ne suggella la celebrazione. Il legno come metafora di un tempo che fu ma anche, e soprattutto, di sensibilità interiore. Quella sensibilità che ti obbliga a guardare le miserie umane e ti costringe, nello stesso tempo, a fermarti.
La Sedia è un viaggio nei ricordi ma anche un recupero di spazi e valori. E non sono gli spazi di una città ipocrita dalla bellezza decadente (anche se non conosco personalmente l’autore ne condivido i natali ndr) ma quelli dei borghi dove ancora il silenzio, la meditazione, i rapporti umani e le cose stesse hanno un senso, un valore. Un viaggio all’essenza delle cose, grandi o piccole che siano, attraverso dieci istantanee che, partono dall’esperienza del singolo e con grande capacità evocativa diventano esperienza di tutti.
Dieci brani che scorrono lenti sul filo di una psichedelia onirica che, in alcuni casi, ricorda il Barrett solista e in altri si apre agli arrangiamenti di flauti e ottoni che rendono al meglio quell’ironica malinconia che permea l’intero album. Tra i numerosi ospiti che hanno collaborato alla realizzazione dell’album spicca il nome di Duggie Fields coinquilino di Syd. L’artista inglese (non dimentichiamo che trattasi di un artista di livello internazionale e non solo il coinquilino di Syd ndr) è la voce radiofonica nel brano Alieni che apre il cd.
La Sedia, album autoprodotto, è uscito per la neonata etichetta Cardio e Dinamo di proprietà dello stesso Modica.
Prima di lasciarvi alla ricerca di notizie e brani di questo elegante cantautore reggino, vi segnalo le prossime tappe del suo tour:
16 MARZO – Altamura (BA) Ferula Ferita
17 MARZO – Teramo Officina dei Mestieri
20 MARZO – Viterbo Blitz
22 MARZO – Orvieto Magazzino delle Idee
23 MARZO – Roma Forte Fanfulla
Fortunato Mannino