Gli anniversari e le ricorrenze rappresentano il momento in cui alla massa distratta si ricorda l’esistenza di un personaggio che ha scritto pagine importanti di quella che è la grande storia del mondo. Personalmente non amo molto questa tipologia di festeggiamenti, anche se mi rendo conto che è divenuta quasi necessaria in un mondo sempre più frenetico e superficiale. Ma se da un lato una certa continuità culturale latita e sarebbe auspicabile il contrario, la celebrazione e, soprattutto, il corollario di eventi che ruota attorno ad essa offre occasioni culturali spesso irripetibili.
Una di queste si è concretizzata solo ad agosto ma risale al 2018, anno in cui si celebrava il centenario della morte di Claude Debussy.
Il titolo dell’album è I Bemolli Sono Blu ed è il secondo album degli AB Quartet, progetto musicale nato nel 2014 intorno alla figura del pianista di fama internazionale Antonio Bonazzo e che oggi è completato da Francesco Chiapperini al clarinetto, Cristiano Da Ros al basso e Fabrizio Carriero alla batteria.
Come accennato in precedenza, I Bemolli Sono Blu è un album che vuole celebrare Claude Debussy ma, nei fatti, va oltre Debussy. Le composizioni vengono, infatti, rivisitate totalmente dagli AB Quartet e il risultato finale è un sound che ha in sé l’eleganza della tradizione classica e l’audace imprevedibilità del jazz.
Un’alchimia musicale difficilmente catalogabile e impossibile da raccontare a parole. Un’alchimia che ne sono certo sarebbe piaciuta al maestro d’oltralpe, che fu tra i primi nel vecchio continente a rimanere affascinato dalla musica nera d’oltreoceano.
Nei primi anni del ‘900 il jazz non che era un diamante grezzo, ma nelle sue varie sfaccettature e forme lasciava intravvedere le sue grandi potenzialità. Potenzialità e fascino che in Debussy si concretizzarono in Golliwogg’s cakewalk, sesto brano della suite Children’s Corner del 1908.
A distanza di un secolo, gli AB Quartet hanno avuto lo stesso approccio del maestro francese: sono stati affascinati dalle suggestioni e dai ritmi di Debussy, ma li hanno evoluti secondo quelli che sono gusti e sensibilità moderni e personali. Penso che non ci sia modo migliore per tributare un grande.
I Bemolli sono Blu, come accennato all’inizio, è uscito in agosto per la TRJ Records ed è disponibile oltre che in cd anche in vinile, la tiratura, in questo caso, è limitata a 300 copie.
AB Quartet – I Bemolli Sono Blu
Si va va oltre Debussy. Le composizioni vengono rivisitate totalmente dagli AB Quartet e il risultato finale è un sound che ha in sé l’eleganza della tradizione classica e l’audace imprevedibilità del jazz.