A proposito di eterno ed eternità mi tornano in mente quei deliziosi versi della canzone “Siamo Dei” di Lucio Dalla: un dialogo esilarante tra un uomo e il suo mondo fatto di piccole cose ma di cui va molto fiero e l’eterno rappresentato appunto da quei “Dei” che lo trattano con sussiego ma che sarebbero disposti anche a perdonarlo se solo “si pentisse ed abbassasse un po’ la voce”.
Le ultime strofe della canzone recitano così:
Noi siamo Dei e la tua vita è un inferno
O qualcosa di più atroce
Potresti vivere anche tu in eterno
Se ti pentissi e se abbassassi un po’ la voce…
Oh, oh, oh, brutta specie di un aeroplano
Ma non ti accorgi che stando in alto vedi il mondo da lontano?
E per che cosa mi dovrei pentire? Di giocare con la vita?
E di prenderla per la coda, tanto un giorno dovrà finire
Eh, eh, e poi, all’eterno ci ho già pensato
È eterno anche un minuto
Ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato
Il finale è toccante e forse racchiude proprio quella rivendicazione di “eternità” dei piccoli piaceri del quotidiano a partire da “ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato”.
Traspare naturalmente una certa allergia di Lucio Dalla verso quei monopolisti della vita eterna che attraverso di essa tentano di tirare le fila del mondo.
Ogni riferimento alle religioni monoteiste è puramente voluto.