È la storia di Jeanne e Jacques, i Moreau come li conoscono tutti. Dal giusto incontro, alla passione, alla costruzione, alle difficoltà, all’amore e alla morte. Ed è una storia di quotidianità tutt’altro che semplice. La semplicità presente nel titolo del romanzo si mostra parola dopo parola, pagina dopo pagina, tutt’altro che scontata. Raccontare le dinamiche dell’affetto e della convivenza quotidiana costruisce una immagine ben complessa del sentimento.
È provocatorio Bégaudeau, quando esplora le relazioni amorose guardandole con distacco, puntando la lente con assoluto rigore sulla natura dell’amore, del desiderio e della disillusione. Uno sguardo ironico e a tratti cinico in cui l’unico a tenersi a debita distanza è proprio il narratore.
Lo stile diretto, semplice e colloquiale trasporta il lettore nel racconto di una quotidianità che attraversa ogni stagione della vita della coppia. Facile e assoluta l’identificazione. Ma questa leggerezza cela in sé una profonda e inquieta riflessione sull’incapacità dell’essere umano di vivere l’amore in modo autentico. Il lettore, che ha vissuto ogni evento quotidiano dei personaggi come fosse il suo, è disorientato. Disilluso. Così ogni mito romantico sul sentimento è decostruito pezzo per pezzo. Ne esce l’individuo con tutta la sua incapacità e inadeguatezza di fronte ai sentimenti. Aspettative sociali che diventano personali e trasformano l’esperienza forse piu genuina della vita dell’uomo in una mera transazione. Così l’uomo appare intrappolato da se stesso.
E allora l’amore non è tanto una “cosa semplice”, quanto una continua tensione, una battaglia quotidiana tra aspettative, illusioni e realtà. Tra desiderio e possibilità materiale. È continua ricerca di un bilanciamento tra desiderio e realtà pratica.
François Bégaudeau ci racconta che l’essenza dell’amore non è semplice, perché risiede nella complicità, nella crescita reciproca e non nella passione effimera. Perché la passione brucia e in poco più di un’istante può trasformarsi in odio, mentre in una relazione di valore è cruciale la stabilità, la capacità di affrontare insieme la quotidiana lotta con la realtà.
“Incontrare la persona giusta nel contesto adatto è essenziale” Non è solo chimica, è l’adeguatezza tra i sogni di due individui e la possibilità pratica di costruire. Compatibilità e impegno pratico.
“Questo è l’anima dell’amore: la capacità di costruire quotidianamente qualcosa di significativo insieme”. La società moderna alimenta tutto ciò che di irrealistico riguarda l’amore, attraverso il cinema, la pubblicità e qualunque altro mezzo di comunicazione promuovendo un finto ideale di assoluta e continua felicità unitamente a un’irreale passione senza fine. Tutto questo produce solo individui costantemente insoddisfatti e alla ricerca dell’ irrealizzabile.
Bégaudeau invece definisce che “ l’amore richiede anche un lavoro quotidiano” in cui persino la scelta dell’altro deve essere consapevole e fattibile. Perché per l’autore, l’amore vero è quello costruito nel tempo, quella forma di connessione intima con l’altro. Un’intimità che prospera solo in un ambiente di rispetto, comunicazione e condivisione del quotidiano.
“La complicità e la tenerezza che si sviluppano nel corso del tempo rappresentano un vero e proprio fulcro dell’amore”.