C’è anche un gruppo di lettura: “gli investigatori del martedì”. Un manipolo di super esperti di gialli che si riuniscono per discutere del romanzo della settimana.“Un pensionato malinconico, un frate fin troppo vivace, un’ottantenne fissata con i serial killer, una ragazzina che si veste dark e sogna di uccidere qualcuno e un libraio sull’orlo del fallimento”.Insomma, una banda mal assembrata ma molto unita, di cui Marzio è diventato l’anima e il cuore, suo malgrado.
Il libraio ha riservato una sala – facile il rimando allo studio in rosso di Holmes- al gruppo che ogni martedì dopo la chiusura discute di gialli davanti a un buon calice di vino.
Ma non solo.
Qualche tempo prima gli investigatori del martedì hanno aiutato la sovrintendente Angela Dimase, amica e oggetto del desiderio di Montecristo, a risolvere un cold case ormai senza speranza.
Poi uno sparo. La mamma di uno degli ex alunni di Marzio viene brutalmente uccisa davanti agli occhi del figlio. Il padre muore suicida. In casa gli agenti trovano, oltre a una clessidra, una foto che ritrae il bambino in braccio al libraio. Così Angela torna a chiedere l’aiuto dell’amico.
L’assassino delle clessidre non si ferma. Un duplice omicidio. Poi un’intera famiglia.
È un killer spietato che colpisce apparentemente senza un motivo logico, usando alcune delle vittime come suo strumento di morte, concedendo loro un minuto di tempo per decidere chi salvare.
Tocca agli investigatori del martedì risolvere questo caso, intricato quanto agghiacciante, e fermare il feroce assassino prima che colpisca di nuovo.«In realtà è tutto estremamente semplice e la risposta è lì, dove meno te l’aspetti, celata sotto una coltre di banalità» Edgar Allan Poe
Il romanzo di Piergiorgio Pulixi è un omaggio ai classici del genere, da Chandler a G.K. Chesterton, da Ellis Peters a Simenon. Siamo davanti a un giallo ricco di riferimenti letterari al genere ed estremamente deduttivo.
Suspence e ironia sono spontanei e calibrati. Così anche i personaggi, disegnati e caratterizzati in modo tanto semplice quanto efficace.
La trama dal ritmo serrato si distende nei momenti ironici che caratterizzano la quotidianità del libraio. Ci si trova a vagare tra gli scaffali de Les Chats Noirs, assistendo divertiti ai siparietti tra Marzio e i suoi clienti che – a meno di un salvifico intervento di Patricia- lasciano la libreria con in bocca un insulto anziché un libro tra le mani!
Si indaga, si ride e poi alla fine un po’ ci si commuove… ma basta è un giallo: devo fermarmi qui!
Questa alternanza naturale cattura il lettore pagina dopo pagina in un giallo intrigante. Seguiamo le indagini, osserviamo e ascoltiamo ogni indizio per capire chi sia l’assassino, ma, soprattutto, quale sia il movente che lo porta a uccidere così a sangue freddo. E quando lo scopriamo, non possiamo biasimarlo. Quando la sua stessa voce ci racconta perché ha ucciso, non possiamo fare a meno, senza remora alcuna, di schierarci dalla sua parte.
Pulixi chiude perfettamente ogni situazione: il giallo viene risolto, l’assassino catturato, il movente sapientemente spiegato. Ma Marzio resta nella sua libreria, come ad attendere un nostro ritorno…magari con un altro caso da risolvere!
E in fondo noi, aspettiamo un seguito…