Recensioni Soundcheck

Try Walking In My Shoes – All Your Friends Know Your Secrets (EP)

Scritto da Annalisa Nicastro

I Try Walking In My Shoes prendono il primo volo disponibile da Napoli e ci portano direttamente in America, direi sulla West Coast, tra la Florida dei Further Seems Forever e l’Ariziona dei Jimmy Eat World, con un tocco di sonorità vicine al College/Punk Rock Americano.

I Try Walking In My Shoes prendono il primo volo disponibile da Napoli e  ci portano direttamente in America, direi sulla West Coast, tra la Florida  dei Further Seems Forever e l’Ariziona dei Jimmy Eat World, con un tocco di sonorità vicine al College/Punk Rock Americano.
Un’introduzione che riesce a sintetizzare in maniera abbastanza definita quali territori musicali ci troviamo a percorrere.Questi ragazzi ci mettono comunque del loro. In particolare la voce di Alessandro riesce a rendere il suono generale di questo Ep molto personale, a discostarlo dai comunque chiari riferimenti.
E’  adatta al genere, perentoria e in qualche momento quasi imperante, con delle piccole influenze quasi metal che a primo impatto fanno storcere un pò il naso ma che man mano ti conquistano.
Bad Buddha Beach apre in grande stile l’ep. Chitarre trascinanti, il suono compatto fila via dritto e liscio, supportato da una buona melodia vocale .. e in un niente siamo gia alla terza traccia, If Then Else, primo singolo della band, dove l’Hardcore dimostra di poter benissimo stare in una radio, il lavoro procede in fretta (forse troppo ) fino all’ultima traccia, In August (della quale troviamo un divertente video su YouTube).  
Un lavoro nel complesso di buona fattura, per gli amanti del genere gli accostamenti sono però quasi immediati.
Resta comunque evidente la potenzialità che questa band, attraverso un duro lavoro, dovrà cercare di fare emergere: avvicinare un genere poco commerciale ad una schera di pubblico non necessariamente di settore, attraverso dei piccoli “compromessi Indie Rock”.
Non Male davvero. In bocca al lupo. 
 

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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