Recensioni

Steve Hogarth & Richard Barbieri – Not The Weapon But The Hand

Scritto da Annalisa Nicastro

Un album d’atmosfera di suoni rarefatti e paesaggi nebbiosi, nuvole grigie e piogge rarefatte ma sempre con il calore dei suoni e dei colori. Una bella coppia è nata musicalmente e spero veramente che non sia un momento che resterà unico ed isolato.

Un’ accoppiata strana sicuramente a prima idea. Ma ci si accorge subito dalle prime note che questo è solo un pregiudizio e che la voce dei Marillion degli ultimi 22 anni, Steve Hogarth si amalgama benissimo con il suono delle tastiera di Richard Barbieri. Quindi i Marillion seconda era incontrano prima i Japan e poi i Porcupine Tree.
Perché si! Proprio questa è la sensazione che si prova ad ascoltare questo album e badate bene che non è un accusa ma un grande complimento. Potevamo aspettarci un miscuglio di suoni messi lì senza senso o forma, una unione solamente commerciale,  ma subito dal primo brano l’ascolto  fa capire che la strada è quella della sperimentazione che tiene sempre conto delle radici dei due artisti. Sperimentazione quindi dove la mano di Barbieri e le sue tastiere sono presenti per tutto l’album ma la voce di Hogarth si insinua perfettamente nelle aree rarefatte delle composizioni.
Red Kite diventa con la voce di Hogarth qualcosa di così denso ed emozionante da far venire la voglia di ascoltarla ripetutamente, A cat with seven souls con il suo ritmo incalzante dei pattern di tastiera, la batteria dell’ Ex Porcupine Tree Richard Maitland e con Hogarth che avvolge tutto come in un sogno.
Echi di Simple Minds e Talk Talk dentro Crack ma tutto impreziosito dai pattern sonori di Barbieri. Il parlato cantato di Hogarth e la chitarra di Dave Gregory ( ex XTC ) impreziosiscono e riempiono ni brano Your Beautiful Face.
Decisamente un album che cattura e colpisce , un album dove non ci si aspettava tanta melodia e tanta atmosfera. Perché Not the Weapon but The Hand è un album d’atmosfera di suoni rarefatti e paesaggi nebbiosi, nuvole grigie e piogge rarefatte ma sempre con il calore dei suoni e dei colori. Una bella coppia è nata musicalmente e spero veramente che non sia un momento che resterà unico ed isolato.

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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