Li abbiamo immaginati in mille modi e in mille forme diverse, ora creatori e portatori di civiltà ora invasori spietati. Personalmente, in merito agli alieni non ho certezze, non che ne abbia molte a dire il vero, ma a domanda specifica, rispondo che statisticamente è possibile la loro esistenza e che se uno solo degli avvistamenti fosse vero, automaticamente la loro esistenza sarebbe indiscutibile. Una cosa però è certa: la Letteratura, la Musica, il Cinema, l’Arte, la Scienza, la Storia e, persino, le nuove interpretazioni dei libri sacri non solo subiscono il fascino dell’extraterrestre, ma non ne escludono più, a priori, l’esistenza.
Inutile dire che, al di là del fascino e dell’esistenza o meno di ET, il lato artistico-culturale ne ha sicuramente beneficiato. Ripercorrere i capitoli inerenti la Space Music sarebbe impossibile per cui… andiamo direttamente alla visione cosmica degli Omega Machine che, a dire il vero, lascia pochi dubbi: catastrofica! The End That Comes With the Omega Machine, titolo inquietante del loro primo album, e l’artwork sono molto eloquenti. Sarà una misteriosa macchina Omega, proveniente da chissà dove, a distruggere il nostro mondo e ad estinguere il genere umano.
Inquietanti voci growle, emergono minacciose tra ritmi ossessivi e tanti effetti synth disegnano le atmosfere plumbee e claustrofobiche dell’album. Omega Machine sono un duo torinese che, come avrete capito, propone un ottimo industrial metal ricco di spunti interessanti, anche se lo consigliamo, soprattutto, a chi ha già dimestichezza col genere.
L’album, nella doppia versione cd / lp, è uscito per la Subsound Records, etichetta leader nel variegato e complesso mondo dell’indie, che seguiremo con attenzione anche nei prossimi numeri.
Omega Machine – The End That Comes With the Omega Machine
ottimo industrial metal ricco di spunti interessanti