Interviste

Mia Wallace – Intervista

Scritto da Annalisa Nicastro

I sogni nel cassetto fanno la muffa. Cerchiamo di stare con i piedi per terra e di combattere la muffa!

Il vostro sound muta continuamente, ci sono però per voi dei punti fermi musicali a cui fare sempre riferimento?
MIA WALLACE: Indubbiamente i nostri tre lavori mostrano un’evoluzione nel sound pur restando fedeli a sonorità tipicamente rock e si sono diversificati anche in seguito ad una variazione importante di line-up, come quella del batterista.
I nostri punti di riferimento, pur collocandosi in ambito rock, non sono rimasti gli stessi nel corso degli anni ma sono mutati evolvendosi naturalmente, spesso rispondendo ai gusti di ognuno di noi, accogliendo novità o rivisitando vecchie glorie.

Avete mai pensato di cantare in inglese?
MIA WALLACE: Fino a poco tempo fa eravamo fermi nella nostra decisione di cantare in italiano. È stata una scelta che ha caratterizzato sin dall’inizio la band e, pertanto, ci sembrava naturale e coerente portarla avanti. Negli ultimi tempi abbiamo in realtà accarezzato l’idea di rivoluzionare totalmente il sound e la concezione alla base della band, inclusa la lingua. Se ciò mai avverrà ci sarà un cambio di rotta radicale.

Arriviamo al vostro nuovo album “Va Meglio”, quali sono gli elementi che lo caratterizzano?volevate comunicare qualcosa di preciso ai vostri ascoltatori?
MIA WALLACE: Un sound scarno ed essenziale che conferisce incisività ai brani, e una forma canzone che punta molto sull’aspetto melodico e che si discosta solo in alcuni brani dagli stilemi tipici del pop-rock.
A lavoro finito, ci siamo resi conto che il disco è caratterizzato da un sottile fil rouge sia per quel che riguarda il mood che le liriche. È un disco che può risultare cupo e che riserva all’ascoltatore pochi momenti di leggerezza. Tutto ciò non è stato costruito ad hoc ma è frutto del nostro vissuto musicale.

Come nascono i vostri testi?qual’è il loro contenuto?
MIA WALLACE
: I nostri testi scaturiscono da vissuti emotivi e non rimandano alla necessità di raccontare delle “storie” ma piuttosto sono testimonianza dall’esigenza di esprimere sensazioni e pensieri legati a momenti particolarmente significativi.

Sogni nel cassetto, musicali e non?
MIA WALLACE
: I sogni nel cassetto fanno la muffa. Cerchiamo di stare con i piedi per terra e di combattere la muffa.

Annalisa Nicastro

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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