Recensioni

Lingalad – La Locanda Del Vento

Scritto da Annalisa Nicastro

Ascolto il nuovo album dei Lingalad e mi rendo conto che il collegamento e la vicinanza con l’Irlanda non è data solo dalla similitudine della bandiera nazionale ma anche dalla voglia di amalgamare e mischiare una cultura musicale folk…

Ascolto il nuovo album dei Lingalad e mi rendo conto che il collegamento e la vicinanza con l’Irlanda non è data solo dalla similitudine della bandiera nazionale ma anche dalla voglia di amalgamare e mischiare una cultura musicale folk.
Dopo 3 albums in studio e uno live, la musica dei Lingalad ha preso una strada più rock ma sempre legata a radici folk.
Ma prima di tutto, chi sono i Lingalad ? Sono 4 ragazzi che condividono un amore enorme per la musica celtica, per le terre dei celti, e per quel grande scrittore degli inizi del 1900 che fu John Ronald Reuel Tolkien famoso per aver scritto il capolavoro fantasy “Il Signore Degli Anelli”.
Giuseppe Festa, ancora ventenne, si innamorò del libro di Tolkien e delle poesie contenute all’interno, così provò a musicarle. Da questo tentativo nasce l’albumVoci Dalla Terra Di Mezzo, apprezzato in tutto il mondo che dà fama e successo ai Lingaland tanto da ricevere dalla figlia di Tolkien una lettera di ammirazione per quell’opera dedicata al libro del padre. Con l’andare del tempo, Giuseppe ed i suoi compagni, Fabio Ardizzone Giorgio Parato e Claudio Morlotti, ovvero i Lingalad crescono come gruppo ed arrivano nel 2010 a produrre la loro ultima creazione ovvero La Locanda Del Vento.

Muovendosi su un campo più rock ecco che arriva il paragone con la musica irlandese ma la cosa che mi ha colpito di più ascoltandoli, è come riescono ad amalgamarsi bene con la scena cantautoriale italiana. Dentro La Locanda del Vento potrete sentire i Pogues come Fabrizio De Andrè, un qualsiasi gruppo irlandese che sta suonando, unito a Ivano Fossati. Echi di band italiane come Gang o Modena City Ramblers possono ascoltarsi in brani come Il Profumo Del Tempo o La Pietra Di Erice.
Piccoli gioielli Gli Occhi Di Greta, Toni Il Matto, Lioci portano in un momento della vita di queste persone, e non solo vite di persone comuni: la splendida L’abbraccio Del Noce ci racconta la vita che scorre sotto questo albero e di come salverà la vita della coppia che viveva sotto di lui.
Gianni Musy, la voce di Gandalf nel film “Il Signore Degli Anelli” interpreta Kuno neI Boschi Della Luna, un brano parlato tratto dal libro omonimo di Giuseppe Festa. Questo è un brano da brividi sulla schiena, un testo stupendo e anche una similitudine con quel brano bellissimo di Loreena Mckennit che è “Lullaby” dall’album “Elemental”. La similitudine consiste nella bravura di creare un’atmosfera da racconti antichi, di storie perdute, di tempi trascorsi, di folletti e spiriti.
In questo album è forte la visione della locanda insieme a quelle di storie raccontate in una notte fredda e piovosa, luminosa di stelle o anche una notte calda d’estate. Quella dei Lingalad è musica asservita al testo, alla storia che si racconta come è e sarà sempre per i menestrelli. Difficilmente ho sentito dei testi così belli e poetici in un gruppo italiano ed i Lingalad riescono a regalarci dei gioielli, dei racconti e delle poesie da leggere e riascoltare sempre.
Un messaggio a Giuseppe Festa da parte mia: mi hai regalato brividi fortissimi e forti emozioni con il testo e la musica del brano L’abbraccio Del Noce, per questo ti ringrazio tantissimo.
Gli album dei Lingalad possono esser acquistati presso il loro sito www.lingalad.come per chi ama queste atmosfere e melodie, La Locanda Del Tempo è una spesa quasi obbligatoria.

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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