Soundcheck

Francisca – Soul Out

Scritto da Annalisa Nicastro

l’album scorre veloce, con ritmi che regalano tanto e che da tempo non sentivo così genuini

L’album di esordio di Francisca è appena arrivato in redazione, l’ho ascoltato tutto d’un fiato e ho deciso di recensirlo subito perchè è una vera bomba. In Soul Out, l’artista brasiliana di origine, ci apre il suo mondo, fatto di tante belle cose: Reggae, Soul, passione, sentimenti forti espressi con una voce strepitosa.
L’intero progetto e’ stato curato dalla Love UniversityRecords diretta da Francesco “Don Ciccio “Grassi, etichetta indipendente italiana con sede a Taranto con la quale Francisca collabora da diversi anni, la produzione artistica invece è stata affidata a Ciro “Prince Vibe“Pisanelli.
Nell’album sono presenti i featuring in Rebel Rebel di MAMA MARJAS, regina del reggae italiano e compagna di strada di Francisca da diversi anni e in Stronger di KG MAN, uno dei piu talentuosi interpreti dellla scena reggae italiana.
Già dal primo brano Don’t Play That Song ho fatto un balzo dalla sedia e complice il caldo e il sole di questi giorni non mi è sembrato neanche di essere dove stavo, difficile stare fermi e non lasciarsi trasportare dal suo sound in posti ancora più caldi e più lontani.
Poi arriva la seconda traccia “La Mia Musica”, altra grande sorpresa: Francisca canta sia in inglese che in italiano e non perde neanche un colpo nel passare con disinvoltura da una lingua all’altra.
Non mancano neanche temi di denuncia in Soul Out, come in Lettera, in cui Francisca si rivolge ai “Politicanti ignobili” e gli dice apertamente cosa pensa perchè non esistono bombardamenti in nome della pace.
Tra Reggae, Rockteady, Soul, Dub, Black Music tutto l’album scorre veloce, con ritmi che regalano tanto e che da tempo non sentivo così genuini. Ha ragione Francisca in La Mia Musica: Non si ferma mai la mia musica, suona forte già nell’aria. E allora Francisca non fermarti mai e vai per la tua strada!

Annalisa Nicastro

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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