Recensioni

Focus. The Best Is Yet To Come (IV puntata)

Scritto da Annalisa Nicastro

10 Album da tenere d’occhio nel 2014

Il 2013 appena ha sostanzialmente invertito le dinamiche del rap statunitense, capovolgendo la gerarchia che vedeva l’album come progetto musicale per eccellenza a scapito del più grezzo e ufficioso mixtape. Quest’ultimo infatti ha dominato il 2013, lanciando nuove carriere (Migos, Kevin Gates, Young Scooter) e rilanciandone altre un po’ ingiallite (Master P, Three 6 Mafia) grazie a uscite dall’incredibile tasso qualitativo. Eppure, il 2014 promette di sovvertire nuovamente il tutto, rilanciando lo status dell’album con nuovi progetti già caricati di enormi speranze ed aspettative.
Ecco i 10 album statunitensi più promettenti e meritevoli d’attenzione per quest’anno

Lil Wayne, Tha Carter V (Cash Money/YMCMB)

In molti ne hanno evidenziato il declino, ancor di più ne attenderanno trepidanti l’uscita. Perché Lil Wayne è, che piaccia o no, un’istituzione del rap americano ed internazionale, e ogni sua singola mossa catalizza l’immediata attenzione di media e fan. Inoltre, il tape Dedication 5 uscito in estate ha restituito ai fan un Weezy grintoso e, a tratti, reminiscente dell’irrefrenabile mostro che ha dominato dal 2006 al 2010 l’industria musicale americana lasciando ai colleghi le briciole. In più, è stato annunciato come l’ultimo album prima del ritiro. Non può non essere un commiato in grande stile.

Kanye West, TBA (Def Jam/Roc-A-Fella/GOOD Music)

Kanye ha dominato il 2013, musicalmente con il suo pazzesco e controverso album Yeezus, e giornalisticamente con la costante attenzione dei media per la sua vita-mica-tanto-privata. Perché è questo che Kanye West fa meglio di chiunque altro: domina, setta i trend, osserva il resto del suo genere dall’alto. Yeezus è stato un enorme trionfo dell’ego, una furiosa sfida ai limiti formali del suo genere musicale, esteso, contaminato e sporcato in nome dell’evoluzione artistica di un hip-hop sempre più omologato e schiavo delle vogues di turno. Nessuno sa cos’altro riserverà il nuovo frutto del genio di Chicago, ma una cosa è certa: nessuno potrà esimersi dal prestargli religiosamente ascolto.


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About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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