Sound&Vision

Caparezza @ Festa Radio Onda D’urto

Scritto da Yamilè Barcelò

“A volte nella vita bisogna saper rallentare, per vedere e osservare meglio tutto ciò che ci circonda”

Quello che Caparezza ha portato in scena in questa estate è uno show estremamente ricco e complesso. Un tour che ha messo in piedi uno spettacolo di oltre 2 ore con continui cambi di scenografie e di costumi, con lunghi monologhi, tempi serrati e incursioni nel mondo del teatro e della danza dove l’artista intrappola rap e melodia senza banalità. Noi l’abbiamo seguito nella penultima tappa alla Festa Radio Onda D’Urto di Brescia.
Il concerto mette al centro il suo album “Exuvia”, dove sviluppa un interessante concept con cui analizza il passaggio e la mutazione di se stesso all’interno di una foresta, citando molte opere famose e fondamentali che hanno questo luogo al centro della propria storia, partendo dalla selva oscura di Dante.
“Mi trovo anch’io nel mezzo del camin della mia vita! All’epoca che Dante scrisse La divina Commedia aveva 35 anni considerando la durata media della vita, per fortuna oggigiorno si vive più a lungo”.
Poi in modo ironico rivela al pubblico che ha scelto la lumaca come mutante al posto dello scarafaggio di Kafka. “A volte nella vita bisogna saper rallentare, per vedere e osservare meglio tutto ciò che ci circonda”.
Non sono mancati di certo i grandi classici più famosi della sua carriera, quali Mica Van Gogh, Ti fa stare bene, Vieni a ballare in Puglia e Fuori dal tunnel.

SCALETTA CONCERTO
Canthology
Fugadà
Larsen
Campione dei novanta
Contronatura
Mica Van Gogh
Eyes Wide Shut
Una chiave
Il mondo dopo Lewis Carroll
Goodbye Malinconia
China Town
La certa
El sendero
Ghost Memo (Skit)
Come Pripyat
Vengo dalla Luna
Abiura di me
Zeit!
La scelta
Ti fa stare bene
Exuvia
Vieni a ballare in Puglia
Fuori dal tunnel
Eterno paradosso

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About the author

Yamilè Barcelò

Yamilè Barcelò
Nasce all'Avana, Cuba, l'anno in cui uscì il singolo Bohemian Rhapsody. Si avvicina alla fotografia già dai tempi universitari, dove incontra Tito Alvarez e Alberto Korda (i grandi maestri della fotografia cubana post rivoluzionaria). Ama la musica in quasi tutti i suoi generi e ama l'urbex, meravigliata da quel che possono raccontare tanti luoghi dimenticati.

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