Interviste

Drifting Mines- Heroes # 7

Scritto da Annalisa Nicastro

SOund36 è mediapartner di Heroes! Ritornano le mitiche serate anche quest’anno, il primo appuntamento è il 4 gennaio con i Drifting Mines che abbiamo intervistato per voi! Non mancate

Vi descrivete così: Rome’s First And Only Rock And Roll Band, il vostro sound in tutti questi anni è sempre rimasto fedele a scoprire tutte le sfumature del rock?
Il sound si è sempre evoluto nel tempo e continua ad evolversi, l’approccio ed il feeling rimangono gli stessi,lo potevi e lo puoi chiamare rock’n’roll. Quello che esce fuori lo riteniamo unico. Stiamo inoltre preparando i pezzi che poi registreremo per il secondo album e tral’altro nella tracklist finirà anche una delle primissime canzoni (per esattezza la seconda) scritte da Adalberto nel 2002, la canzone si chiama “oh yeah dancer!”, la struttura è rimasta praticamente invariata da com’era, ma ovviamente la riregistremo per l’occasione (prima del nostro primo album, sono stati registrati vari demo nel corso degli anni e con differenti line-up.). Molto probabilmente nel tempo tireremo fuori anche altri “vecchi classici” del repertorio, magari frammentati tra un album e l’ altro, ma di materiale nuovo ce ne è moltissimo, quindi vedremo.

Il progetto Drifting Mines è presente sulla scena musicale da molto tempo, solo nel 2012 avete pubblicato il vostro album, ce ne parlate un po’?
Nel 2012 la line up della band ha raggiunto la stabilità attuale (Adalberto – ideatore e fondatore della band e voce e chitarra, Andrea – cofondatore tastiere, Carlo – Batteria) e grazie all’intesa musicale creatasi si è deciso di incidere il primo album. E’stato fatto in presa diretta, suonando tutti nella stessa stanza come si faceva un tempo. La sessione si è svolta il 10 giugno ed è durata 6 ore nella sala prove Walla Walla a Roma. Hanno partecipato alla sessione anche un bassista (che tral’atro aveva suonato nella band per circa 3 anni), ed un altro nostro amico fonico di fiducia (che ci ha registrato e successivamente mixato le tracce). L’ album è eclettico, è un viaggio che esplora vari territori con nuove soluzioni, ma fondamentalmente alla base ci sono le radici del rock’n’roll, il blues rurale che ha a sua volta radici antichissime affondante nell’Africa nera. Agli inizi del 900 cominciò ad essere chiamato blues e le evoluzioni di questa musica sono state molteplici ed in varie direzioni, con altrettanti diversi nomi. La parte che sentiamo più vicina a noi è quella più primitiva, viscerale e selvaggia che si è preservata evolvendosi negli anni ed è stata arricchita sempre di più da altre contaminazioni. Noi portiamo avanti questa evoluzione, grazie allo stile compositivo del tutto personale ed instintivo di Adalberto, accompagnato in questo viaggio dai martellanti tamburi di Carlo e le esotiche tastiere di Andrea.

Fate parte del progetto Heroes, che cosa ne pensate? Cosa pensate sia necessario alla scena musicale italiana e romana in particolare?
Il progetto Heroes è interessante, ci fa sempre molto piacere conoscere gente che crede nella musica e gli da spazio. La scena necessita di persone che investano sulla musica vera.

Chi sono i vostri eroi musicali?
Charley Patton, Blind Lemon Jefferson, Son House, Tommy Johnson, Robert Johnson, Garfield Akers, Sid Hemphill, Arthur Crudup, Lead Belly, Big Joe Turner, Willie Dixon, Muddy Waters, Little Walter, Howlin’ Wolf, Chuck Berry, Bo Diddley, Ray Charles, Hank Williams, Elvis Presley, Scotty Moore, Bill Black e D.J Fontana ovvero The Blue Moon Boys, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Carl Perkins, Hasil Adkins, Gene Vincent, Eddie Cochran, Buddy Holly, Ritchie Valens, The Rolling Stones, The Beatles, Hendrix, The Doors, Creedence Clearwater Revival, The Stooges, Cramps, Gun Club.

Annalisa Nicastro

Heroes: Roma come New York.
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Eccoci qua! Ci siamo tutti? Il mondo non è dunque finito? Quindi stavano tutti scherzando? e adesso come facciamo con quelle venti casse di whisky che abbiamo preso a credito per l’ultimo Heroes? accidenti, siamo nei guai… la frase chiave, in queste situazioni, è sempre “posso spiegare…”
> Rieccoci qui, nel 2013 e ancora in vacanza! c’è ancora tempo prima di pentirsi per gli stravizi delle feste, di mettersi a dieta, di smettere di bere e di fumare e mantenere il punto per quasi tre giorni con eroico stoicismo per poi attaccarsi a una stecca di Marlboro annegando in una vasca di Tallisker. Iniziamo l’anno insieme, che ne dite? e mi racomando, arrivate presto, perchè il nostro Happy Hour, ovvero quello che vi da una marcia in più verso la sbronza finale al risparmio, dura solo dalle 21 alle 22! e naturalmente così potrete assistere al divanetto live acustico della band di questa settimana….

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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