Interviste

Crowding Out Effect

Scritto da Annalisa Nicastro

Il 25 ottobre uscirà il secondo EP dei Crowding Out Effect band emergente nel panorama indie italiano che di italiano ha ben poco a partire dal nome mutuato dal mondo economico. Letteralmente si traduce come “Effetto Spiazzamento” con l’idea di giocare sul significato di questa parola prescindendo da quello economico e nell’auspicio che sia il tipo di effetto da provocare in quelli che ascoltano la loro musica. SOund36 vi propone l’intervista a Vincenzo Coppeta, basso, piano e voce del gruppo.

Allora Vincenzo, immagino che con l’uscita del vostro EP inizierà un periodo molto intenso per voi?
È già iniziato! Sono stati mesi molti intesi tra le ultime date del tour di “Tonight”, lo studio sui nuovi brani, le registrazioni, i festival … ora, aspettiamo con ansia di pubblicare e che si riparta con i live!

Siete un gruppo formatosi da poco, dal 2008 per l’esattezza, eppure siete riusciti già ad imporvi nel panorama musicale, “Wait” un brano estratto dal vostro primo EP è parte della compilation americana “Riot on sunset vol. 24” e “The Escape”, il secondo estratto, è arrivato in finale all’Italia Wave Festival. Deve essere una grande soddisfazione …
Infatti! Dalla pubblicazione di “Tonight” abbiamo ottenuto moltissimi riscontri positivi che ci hanno permesso di suonare su palchi importanti come l’Italia Wave o il Sisley Indipendent People Tour e di diffondere la nostra musica. Ma le soddisfazioni più grandi arrivano dalle persone che ci seguono e ci sostengono, da chi canta le nostre canzoni ad i concerti. Sentirsi dire “grazie d’aver scritto quella canzone”, è un’emozione che a parole non riesco a descrivere…

Facciamo un passo indietro, raccontaci come nasce il vostro gruppo.
Ci conosciamo da molto prima che nascesse il gruppo perché siamo una famiglia. Letteralmente, perché siamo cugini. Ognuno di noi aveva sempre suonato, seguendo strade diverse fino a che ci siamo ritrovati a condividere, con un feeling unico, il bisogno di esprimere i nostri sentimenti, le esperienze, le sensazioni, noi stessi, attraverso la nostra musica.

So che avete avuto modo di suonare anche in altri paesi. Qual è il vostro pubblico ideale?
Credo che per qualsiasi band, il pubblico ideale sia quello che partecipa attivamente. Il concerto è un momento di scambio reciproco tra la band ed il pubblico, e se una delle due parti viene meno in questo scambio, si compromette il tutto.

Cosa ascoltate in genere? Vi siete ispirati a qualche band in particolare quando avete iniziato a fare musica?
Ognuno di noi veniva da percorsi e generi musicali diversi quando abbiamo cominciato a suonare insieme. Infatti l’inizio è stato un po’difficile, ma poi le diverse influenze ci hanno aiutato a trovare e consolidare uno stile, un sound tutto nostro. Alcune tra le band che ci stimolano particolarmente e di conseguenza ci ispirano, sono : Arcade Fire, Sigur Ros, Radiohead, Editors, The Strokes, Hurts, Foo fighters, etc

Trovo che sia sempre interessante capire come nascono le canzoni. Nel vostro caso è un lavoro di concerto oppure ognuno sviluppa un’idea e poi vi confrontate?
La seconda, ma poi la prima! Nel senso che, l’idea di base nasce quasi sempre individualmente, poi ci confrontiamo, la sviluppiamo e tutto il lavoro d’arrangiamento è poi un lavoro di “concerto”.

Per i lettori di SOund36 che volessero venire ad ascoltarvi, avete già fissato qualche data?
Saremo il 27 Ottobre a “Le scimmie” di Milano ed il 1 Novembre all’“Alvarado Street” di Roma.
Per tutte le altre date, informazioni, aggiornamenti e contenuti multimediali, invitiamo tutti i lettori di SOund36 a seguirci sulla nostra pagina ufficiale di Facebook (www.facebook.com/crowdingouteffectofficial ).
Approfittiamo per ringraziare Te e tutta la redazione di SOund36 e per salutare calorosamente i suoi lettori!

Tiziana Cantarelli

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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