Soundcheck

Antonio Firmani – The 4th Row

Scritto da Annalisa Nicastro

Firmani subito mi colpisce nelle corde giuste. Dolce, raffinato, in bilico tra cantautorato e pop

Antonio Firmani, cantautore campano coadiuvato da ottimi musicisti, presenta la prima uscita ufficiale, l’ep “The 4th row”: solo tre tracce, per dare una idea di massima e preparare l’uscita di un disco più corposo. E, devo dire la verità, Firmani subito mi colpisce nelle corde giuste. Dolce, raffinato, in bilico tra cantautorato e pop (in lingua inglese, come suggerisce il titolo dell’ep), un ottimo esercizio di stile. Curato, quasi maniacale nei più piccoli dettagli, negli arrangiamenti di archi e fiati, nelle chitarre che donano atmosfera, e nella sua interpretazione vocale, avvolgente.
“Last two years” prova a fare una storia del tempo trascorso nella vita del Firmani, con una musicalità più marcatamente brit anni ’90 nella parte iniziale, per poi concludersi con una magnifica coda, dove quell’attenzione di cui parlavo prima si rende chiara: xilofoni, archi, tutto ha un senso, nulla è lasciato al caso o all’eccesso.
“The givin’ tree” è un piccolo gioiello. Tra echi ambient icelandic e trame quasi post rock, una melodia malinconica mi trasporta verso lidi lontani, raggiungibili solo col pensiero.
L’ep si chiude con l’omonimo “The 4th row” dove Antonio Firmani ci dimostra di essere anche un ottimo pianista, oltre che cantante.
Anche se solo in tre tracce, Firmani ha aperto il suo cuore al mondo, e speriamo ne riceva consensi, se li meriterebbe.
Ok… Quando esce il disco ?

Marina Menichini

Artista: Antonio Firmani
Titolo Album: The 4th Row
Label: Autoprodotto
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Antonio-Firmani/225781574165900?ref=ts&fref=ts

Track-List

1 – Last two years
2 – The givin’ tree
3 – The 4th row

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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