Interviste

Al.B drum&V, Intervista

Scritto da Annalisa Nicastro

Suonare, suonare e suonare: questo è quello che vogliamo fare!

Questi ragazzi di torino hanno vissuto un’esperienza fantastica come Buskers in Irlanda, suonando per le strade di Dublino e Galway, là dove la musica è ancora libera e apprezzatissima. Hanno all’attivo un ep #dorainpoi prodotto dalla Label indipendente “Hitfinders Music Group”. Ci hanno incuriosito e li abbiamo intervistati, eccoli qui!

Cominciamo dal nome molto particolare della vostra band. Al.B drum&V sta per?
Al.B: diminutivo di Alberto / drum: batteria, strumento suonato da Andrea Tavaglione e V: sta per violino, strumento di Michela Giacometti).
Il nome è stato suggerito da AL.B frontman della band e subito confermato dagli altri componenti.

Che tipo di sound vi vede protagonisti?
Siamo stati definiti un terzetto insolito, capace di creare un sound coinvolgente e allo stesso tempo dolce all’orecchio, ritmi country-pop che sfumano nel folk-rock. E voi, come ci definireste?

Che cosa è #dorainpoi?
#dorainpoi è la concretizzazione dei brani scritti e composti da AL.B negli anni precedenti al progetto “Al.B drum&V” arrivando finalmente, grazie ad Andrea (Mr. drum) e a Michela (Miss. V) ad un sound cercato e ricercato per anni.
4 brani (1- Soggettiva 2- (è) Insopportabile 3 – Vai Dai Vai 4 – Dora) che non volevano essere messi da parte, perché considerati ricchi in termini musicali ed ognuno a suo modo molto importante, chi più per il testo chi più per  l’armonia. Un disco pensato e studiato nei minimi dettagli, dall’impronta sonora, la sequenza dei brani, all’aspetto grafico; il Cd è una riproduzione di un 45giri con copertina consumata, dando l’idea dei vecchi vinili, idea di AL.B (cresciuto tra i dischi di Little Richard, Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, Elvis Presley, Eddie Cochran, ecc…) un modo per non rinnegare la passione per il Rock n’ Roll.
L’ultima traccia “Dora” è la canzone non solo suonata, ma anche composta “a 6 mani”, da tutti noi, nella quale s’intuiscono le influenze musicali personali, dai ritmi country della chitarra di AL.B, le sonorità dolci e accademiche del violino di Michela e la batteria per nulla scontata di Andrea. La canzone aveva preso forma nel 2012 da un riff di chitarra di AL.B accompagnato dalla prima strofa e dal ritornello. La traccia è stata incompleta per anni, durante la pausa musicale di AL.B che rispolverandola, ha determinato la metrica dando spazio all’eccezionale solo di violino ideato da Michela. Il testo è stato completato rapidamente, durante una pausa caffè, una parola dietro l’altra legate perfettamente alla prima strofa, scritta anni prima e al racconto al quale s’ispira: una ragazza carnefice e un ragazzo vittima di un amore non corrisposto. La vicenda non è stata vissuta in prima persona dall’autore cantante-chitarrista, infatti il testo è come se fosse un rimprovero, un suggerimento, un’analisi dei fatti di quel che sta accadendo all’amico in balia di un amore sfortunato.
Come nelle altre canzoni, la scrittura mescola fatti personali con quelli vissuti da chiunque, lasciando libera interpretazione all’ascoltatore, in maniera da ritrovarsi e fare propria la canzone. Dora, è un nome fittizio, scelto per la musicalità e per essere il fiume “femminile” che bagna Torino, città natale degli AL.B drum&V.
“Dora” è stata scelta come primo singolo estratto ad anticipare l’album. Non a caso è la traccia Nr. 4 l’ ultima del disco, da qui il titolo dell’Ep #dorainpoi (dopo Dora, cosa accadrà?) il tono è positivo, abbiamo grandi aspettative, consapevoli del fatto di giocare con la nostra musica per divertirci e far divertire.

Raccontateci della vostra esperienza buskers in Irlanda…
Fantastica! Abbiamo deciso di vivere quest’esperienza per festeggiare il nostro primo “compleanno”. Ad un anno dalla nostra formazione siamo partiti con i nostri strumenti in spalla alla volta di Dublino. In Irlanda la Musica è ancora libera, un artista è libero di proporre la propria musica per strada, chiedendo dei permessi al comune con un costo irrisorio. A Dublino, come a Galway e in altre città, ci sono posti situati nelle vie centrali, quindi più trafficate, ed anche accanto a monumenti storici, dove gli artisti si alternano ogni 2 ore, dalle 11 del mattino fino alle 23, tutti i giorni. E’ un continuo spettacolo a cielo aperto, gli Irlandesi amano la musica e l’arte in generale. Là un musicista che suona per strada non è visto come un “disperato” , la gente del posto non aspetta altro che ascoltare musica dal vivo perché lì la musica è il centro di tutto.
Seppure in minima parte, in qualche modo contribuisci al “bello dell’Irlanda”, la gente esce dall’ufficio e passa ad ascoltarti, anche se di fretta, tra una commissione e l’altra con le cuffie sulle orecchie, quando t’incontrano si tolgono le cuffie per battere le mani a tempo, c’è attenzione, curiosità e tutto ciò è davvero gratificante per un musicista. Le mance non sono il rame che uno ha in tasca, quello di cui ti vuoi sbarazzare perché pesante ed inutile, in poche ore di esibizione è facile tornare a casa con la custodia piena.
I musicisti sono un attrazione per i turisti, così come il Trinity College o il Phoenix Park, le guide indicano i posti dove poter assistere alle street-performance. A fine giornata, quando riponi il tuo strumento nella custodia, la cosa più bella che ti porti dietro sono i mille sorrisi e gli sguardi divertiti dei passanti, e sai che, in qualche modo, la tua musica ha lasciato un segno, non è forse questo lo scopo di un musicista?
Il nostro repertorio comprende cover rivisitate con un tocco personale ed inediti in italiano. Il nostro sound si rifà molto alle calde sonorità irish, sopratutto grazie al violino di Michela, quindi abbiamo riposto molta fiducia in questo, nonostante abbiamo cantato anche nella nostra lingua e abbiamo inserito un po’ di rock qui e la, speravamo che la gente apprezzasse. Questa esperienza, inoltre, ci ha unito molto sia come gruppo che a livello personale, abbiamo suonato e siamo stati insieme 24H per 7 giorni! Ci siamo divertiti parecchio.

E qui in Italia? Avete avuto modo di esibirvi?
Durante questo primo anno abbiamo avuto l’occasione di suonare in diversi locali di Torino e provincia. Un palco per noi molto importante è stato quello del “Summer Festival” presso i Giardini Reali di Torino nell’evento curato da “Soluzioni Artistiche”. E’ stato un onore per noi essere in calendario insieme ad artisti di caratura nazionale come: Finley, Tormento (Ex SottoTono), Monelli Antonelliani, Pier Cortese e Marco Ligabue.

Progetti futuri?
L’idea è quella di realizzare un nuovo videoclip per un’altra traccia estratta da #doraipoi. Da qualche settimana siamo rientrati in sala prove, dove spesso ci avventuriamo in nuovi giri di note e parole che da qui a poco daranno forma a nuove canzoni. Ci piacerebbe realizzare un album con una dozzina di brani inediti e magari portali live in giro per il nostro bel Paese questa volta. Suonare, suonare e suonare: questo è quello che vogliamo fare! Come le canzoni, speriamo nasceranno nuove occasioni che ci renderanno orgogliosi di aver intrapreso questa avventura.

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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